
A denunciarlo è il presidente dell’Assostampa Molise, Giuseppe Di Pietro, il quale ricorda che “la Legge 150/2000, che regola la comunicazione pubblica, stabilisce che gli enti possono dotarsi di un ufficio stampa, interfaccia tra l’ente e gli organi di informazione. La figura di vertice ha, invece, la facoltà di nominare un portavoce, figura «politica» che parla in sua vece ed utilizza l’ufficio stampa per la diffusione dei testi”.
Nel caso della provincia di Campobasso, L’Asm sottolinea che “questo schema, dettato dalla legge e dai codici deontologici, non è stato rispettato. Fin dalle prime ore la struttura che si occupa dei rapporti con i media è stata depotenziata di fatto nelle sue funzioni tentando maldestramente di aggirare la norma con «Comunicazioni istituzionali», provenienti da uffici di cui non si conoscono peraltro le delibere di riferimento”.
“Vogliamo credere – afferma Di Pietro – nella buona fede del presidente Rosario De Matteis, incontrato per formulare gli auguri di buon lavoro e gli auspici per il prosieguo virtuoso comportamento dell’ente nella comunicazione pubblica, che ci aveva rassicurato sulla rigorosa e attenta gestione della vicenda. I fatti, purtroppo, sono ben altri.
Come sindacato – aggiunge il presidente dell’Asm – non accetteremo in nessun caso forzature, spoil system, atti ritorsivi ingiustificabili ed inqualificabili ai danni di colleghi-dipendenti pubblici, al servizio della res civica e non dei partiti. La provincia di Campobasso, le autorità competenti ai quali invieremo la comunicazione (medico del lavoro, procura della Repubblica, dirigenti ) devono chiarire la vicenda ed accertare eventuali responsabilità”.
Per quanto riguarda le funzioni dell’ufficio stampa, l’Asm chiede “l’immediato trasferimento in locali idonei e funzionali, anche nella dislocazione, allo scopo del servizio ed il ripristino di tutte le funzioni proprie previste dalla Legge 150”.