Alla Giornata dell’Innovazione 2011 presentate 21 nuove applicazioni per i nuovi media

La Rai presenta i “telegiornali ipermediali”

Gabriele Rositani

Lorenza Lei

ROMA – Quiz sul cellulare, audio in 3D, telegiornali ipermediali, tv e internet a “portata di voce” e persino, in onore dei 150 anni dell’unità d’Italia, un’applicazione che integra Google Heart e Microsoft Kinect per un tour virtuale sui campi di battaglia del Risorgimento. Sono alcune delle applicazioni studiate quest’anno dalla “nuova” Rai, quella che guarda al futuro dei programmi ma anche della fruizione, presentate oggi nella Giornata dell’Innovazione 2011 dal direttore generale Lorenza Lei con il consigliere Guglielmo Rositani, insieme ai partner che hanno collaborato con la Direzione Strategie Tecnologiche e con il Centro Ricerche Rai: Vitrociset, Telecom Italia, Microsoft Italia, Sony Europe, Radio Vaticana, Poste Italane, Nhk e Adnkronos.
“Innovazione, ricerca, giovani, investimenti e piano industriale”: queste le parole chiave del futuro della Rai secondo il dg Lei. “Bisogna concentrarsi di più sull’innovazione, che non è solo il completamento della rete digitale – spiega – ma anche su attività di formazione e ricerca”. Molta attenzione dunque ai giovani e ai collegamenti che ancora mancano con scuole e università.
“L’azienda – prosegue – deve fare le sue riflessioni, ma poi dare concretezza alle parole, non solo con i tagli ma anche con gli investimenti. Per questo, però, occorre che il bilancio sia in pareggio. Dobbiamo parlare di canone, di pubblicità e di altre fonti”, partendo da quei “600 milioni di euro” di canone evaso e quindi sottratto ai possibili investimenti ogni anno.
“Oggi – aggiunge Rositani – la Rai si presenta per quella che dovrebbe essere sempre. Fuori dalle questioni politiche, al di là delle polemiche legittime sui conduttori e persino malgrado i conti, è un’azienda all’avanguardia, forte, viva e con un piano industriale che presto vedrà la sua attivazione”. Delle 21 applicazioni presentate oggi (su 40 prodotte quest’anno) qualcuna si farà attendere ancora un po’ nella nostra vita quotidiana, ma altre sono già attive. Come l’Epg, vera guida ai programmi accessibile dal telecomando, o la sperimentazione del 3D (per ora limitato alla Val d’Aosta) con le immagini della beatificazione di Giovanni Paolo II.
“I problemi della Rai sono quelli di tutto il settore industriale italiano”, commenta il vicepresidente di Confindustria, Paolo Zegna, sottolineando il ritardo, pur “recuperabile”, del paese nella diffusione delle innovazioni tecnologiche. Il problema “é che non riusciamo a far sistema”, conclude Oscar Cicchetti, Chief Strategy Officer di Telecom Italia. “Poste Italiane, Rai e Telecom – si appella – partiamo con un programma congiunto di ricerca sull’interattività. Io sono pronto già domani mattina”.

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