Giornalismo ligure in lutto per la morte di un amico. Nel 1997 aveva sconfitto la leucemia

Addio al fotoreporter Italo Banchero

Italo Banchero

GENOVA – Profondo cordoglio del giornalismo ligure per la scomparsa di Italo Banchero, uno dei più bravi ed amati fotoreporter. Un malore improvviso lo ha stroncato all’età di 66 anni, dopo una brillante carriera al servizio del quotidiano Il Secolo XIX e delle principali agenzie fotogiornalistiche.
Una passione, quella per la fotografia e il giornalismo, nata per hobby, sul finire degli anni Ottanta, seguendo le partite della sua squadra del cuore, il Genoa, e divenuta ben presto la sua professione grazie alla serietà e alla professionalità che hanno sempre animato il suo lavoro.
Quella di Italo Banchero non è stata, comunque, una vita di rose e fiori. Nel dicembre 1997 è stato colpito dalla leucemia, che è riuscito a sconfiggere grazie al trapianto di midollo osseo donato dal fratello Mauro.
Sposato, padre di due figlie, Marzia, di 42 anni, e Paola di 32, dopo il divorzio viveva con la compagna che, all’età di 59 anni, gli aveva regalato la gioia di diventare nuovamente padre di Francesco.Negli ultimi anni, quelli della pensione, viveva in un paesino dell’entroterra torinese, nel quale la morte lo ha raggiunto.
“Ci ha lasciato un amico”, ricorda l’Associazione ligure dei giornalisti, sottolineando che “Italo Banchero se ne è andato in silenzio, senza «disturbare», come era solito dire quando chiedeva un’informazione per un servizio dedicato a un fatto di cronaca o a un evento sportivo”.
Cordoglio è stato espresso anche dal Gruppo Cronisti Liguri e dal Gruppo Fotogiornalisti Liguri, ricordandolo  “con il suo immancabile zaino con le attrezzature, le rincorse su un campo di calcio per un calcio di rigore da riprendere dalla posizione giusta o per non perdere l’immagine giusta su un fatto di cronaca”.

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