
Rilevando l’allarmante crescita del numero dei giornalisti disoccupati, l’assemblea regionale dei giornalisti sardi
denuncia il dilagante sfruttamento dei precari, che appare sempre più spesso in sostituzione del lavoro dei redattori. Quindi, l’invito a tutti i colleghi, soprattutto i più garantiti, a un’ulteriore riflessione sulle conseguenze negative che il fenomeno del precariato-selvaggio ha e avrà sul ruolo delle redazioni.
L’assemblea degli iscritti all’Ordine dei giornalisti della Sardegna sollecita un impegno di rispetto e di solidarietà, secondo i contenuti della Carta regionale sul precariato approvata dall’assemblea dei giornalisti sardi nel 2007, confermando il sostegno alla Fnsi, all’Associazione della Stampa Sarda e ai Comitati di redazione impegnati in difficile vertenze.
Un appello, inoltre, agli editori, nello spirito di cooperazione necessario per promuovere la fiducia tra la stampa e i lettori, così come recita la legge istitutiva dell’Ordine, ad assumere le più opportune iniziative perché i giornalisti disoccupati possano tornare a esprimere le loro professionalità e perché il fenomeno del precariato torni ad assumere le caratteristiche fisiologiche di un sano mercato del lavoro.
L’assemblea, infine, impegna il Consiglio regionale dell’Ordine, presieduto da Filippo Maria Peretti, ad assumere le più opportune iniziative per l’attuazione dell’ordine del giorno approvato.
L’assemblea degli iscritti all’Ordine dei giornalisti della Sardegna sollecita un impegno di rispetto e di solidarietà, secondo i contenuti della Carta regionale sul precariato approvata dall’assemblea dei giornalisti sardi nel 2007, confermando il sostegno alla Fnsi, all’Associazione della Stampa Sarda e ai Comitati di redazione impegnati in difficile vertenze.
Un appello, inoltre, agli editori, nello spirito di cooperazione necessario per promuovere la fiducia tra la stampa e i lettori, così come recita la legge istitutiva dell’Ordine, ad assumere le più opportune iniziative perché i giornalisti disoccupati possano tornare a esprimere le loro professionalità e perché il fenomeno del precariato torni ad assumere le caratteristiche fisiologiche di un sano mercato del lavoro.
L’assemblea, infine, impegna il Consiglio regionale dell’Ordine, presieduto da Filippo Maria Peretti, ad assumere le più opportune iniziative per l’attuazione dell’ordine del giorno approvato.