Il presidente dell’Ordine della Campania denuncia il caso in Procura

Corsi di giornalismo fasulli

NAPOLI – Un esposto alla Procura generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Napoli per denunciare corsi di giornalismo fasulli. Ovvero non riconosciuti dagli organismi competenti. A presentarlo, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli.
“Il dossier consegnato alla Procura – spiega Lucarelli – contiene una serie di segnalazioni arrivate dall’Ordine nazionale, dal Coordinamento dei giornalisti precari e da altri colleghi. Parallelamente al lavoro della Procura generale, l’Ordine della Campania avvierà proprie azioni disciplinari”.
Quello del presidente dell’Odg della Campania rappresenta, in realtà, il passo successivo ad una prima denuncia, riguardante il medesimo corso-truffa (un presunto master di giornalismo enogastromico), resa pubblica, nei mesi scorsi, dal Coordinamento dei giornalisti precari (e pubblicata sul nostro giornale il 20 ottobre 2010, ndr).
Insomma, un’azione concreta per scardinare un sistema, purtroppo, alquanto diffuso e non soltanto in Campania. Enti, associazioni, e via di seguito che improvvisano, da Milano a Palermo, corsi per aspiranti giornalisti, a costi proibitivi (quello finito sul tavolo della Procura napoletana valeva 6mila euro), ma in grado – dicono gli organizzatori – di assicurare il primo step, cioè i primi due anni di collaborazione regolarmente retribuita, per ottenere il tesserino di pubblicista.
“Fabbriche di illusioni a pagamento”, come le definì lo stesso presidente dell’Ordine campano quando il caso uscì allo scoperto, che non producono nessun risultato, se non quello di speculare sulla professione giornalistica. Con tanto di imbroglio.

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