A Reggio Calabria Mediterranean Experiences Festival patrocinato da Giornalisti Italia

Et vive la France miglior film del Medef

Parigi, piazza della Repubblica

REGGIO CALABRIA – Film shock al Mediterranean Experiences Festival. Miglior film  “Et vive la France” del regista parigino Antonine Mocquet, un film girato a piazza della Repubblica a Parigi un anno dopo l’attentato a Charlie Hebdo. “Il terrorismo nasce dalla povertà e la povertà dalla violenza delle banche”, denuncia il quarantenne regista autore di un film poetico, dolce, amaro, sulla prigionia della povertà e la ricchezza degli affetti. Un film lungo un abbraccio disperato e intenso. Un film tacitamente proibito in Francia: alla premier, l’allora presidente socialista Hollande ha abbandonato infastidito la proiezione.
Esplosivo e dissacratorio anche il premio per il miglior documentario assegnato dal Sindacato dei giornalisti a “Tras Nazarin” dello spagnolo Javier Espada. Un film che parla dell’esilio di Bunel, profugo politico che da rifugiato ritrova in Messico una seconda patria.
Espada, aragonese, come Bunel é nativo di Calandra, alle porte di Saragossa. Un premio ad un film che ripercorre in Messico le orme dell’artista surrealista aragonese, “con una straordinaria emozione e concisione giornalistica, strumenti con cui il regista ha ricostruito il rapporto tra l’autore, i suoi attori e il paesaggio”.
Non solo un omaggio ai rifugiati politici, a Bunuel il folle e trasgressivo, ma soprattutto un film di grande rigore stilistico che ricostruisce l’enciclopedia artistica e i codici letterari del regista a partire dalla letteratura picaresca. Una trasgressione trasgressiva, evidenzia il regista aragonese.
Miglior performance live ad un popolo ribelle e profugo, la Georgia, per l’interpretazione delle colonne sonore dei film georgiani cantate con trasporto e brividi sulla pelle da Nina Nemsadze. Infine, il premio patrocinato dal Sindacato dei giornalisti al miglior giornalino scolastico Junior Report: “La Macchia” del liceo Machiavelli di Pioltello, Milano “per la chiarezza del linguaggio, per gli argomenti e gli approfondimenti, per l’incisiva impaginazione e per una chiara e decisa linea editoriale”. (giornalistitalia.it)

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