Il “caso Pappaianni”, cronista de “L’Espresso” autore dell’inchiesta su “Don” Antonio Polese, approda al Parlamento

Giornalista minacciato dal “boss delle cerimonie”

Antonio Polese, il Boss delle cerimonie

ROMA – “Ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’interno per chiedere che venga prestata protezione al giornalista de L’Espresso, Claudio Pappaianni”. Così la senatrice del Pd Doris Lo Moro in una nota stampa esprime la propria solidarietà al cronista minacciato.
“Pappaianni nei suoi articoli (http://espresso.repubblica.it/attualita/2014/03/11/news/il-boss-delle-cerimonie-minaccia-il-giornalista-dell-espresso-claudio-pappaianni-1.156644) ha messo in evidenza i rapporti tra quello che televisivamente è conosciuto come il “boss delle cerimonie”, Don Antonio Polese e Raffaele Cutolo. Nella sua articolata inchiesta giornalistica Pappaianni scrive del «passato giudiziario imbarazzante del protagonista della trasmissione, il boss dei ricevimenti all’ombra del Vesuvio, Antonio Polese. Tra indagini per commercio di alimenti adulterati e abusi edilizi, fino ai rapporti con la Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo»; ricorda, in particolare, che Polese è stato coinvolto nel maxiblitz contro la nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo del 1983, processato e condannato per favoreggiamento; implicato, insieme ad altri soci, nella compravendita del palazzo del principe di Ottaviano, il famigerato ‘Castello di Cutolo’, poi finito nel 1991 tra i beni confiscati dallo Stato alla criminalità organizzata”. (AgenParl)

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