Per Italia dei Valori e Fds lo stampatore indagato (che deve restituire oltre 6 milioni alla Regione) va rimosso da Fincalabra

“Caso l’Ora”: dopo Gentile si chiede la testa di De Rose

Umberto De Rose

Giuseppe Giordano

REGGIO CALABRIA – I consiglieri regionali della Calabria, Giuseppe Giordano (Idv), Domenico Talarico (Idv), Damiano Guagliardi (Fds) ed Emilio De Masi (Idv), hanno presentato un documento indirizzato al presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, contenente la richiesta di revoca della nomina a presidente della società regionale Fincalabra S.p.A. dell’ing. Umberto De Rose.
“I fatti incresciosi – è scritto nel documento – che hanno visto in questi giorni protagonista il presidente di Fincalabra, Umberto De Rose, non possono lasciare indifferenti i vertici della Regione, e lei in particolare, in qualità di presidente della Giunta regionale”.
“Il coinvolgimento di De Rose nella brutta vicenda del quotidiano l’Ora della Calabria – è scritto ancora –  costituisce un fatto di estrema gravità, che rischia, se non affrontato adeguatamente, di screditare ulteriormente le Istituzioni regionali agli occhi dell’opinione pubblica calabrese e nazionale”.
“Ciò a maggior ragione – prosegue il documento – se si considera che lo stesso è stato anche chiamato dal Dipartimento Attività Produttive della Regione Calabria alla restituzione di oltre 6 milioni di euro di finanziamenti ricevuti in passato per non aver assolto agli obblighi del relativo bando”.
Per tutto ciò, i consiglieri regionali chiedono pertanto che “Umberto De Rose sia tempestivamente sollevato dall’incarico di presidente della società finanziaria regionale Fincalabra S.p.A.”.
Intanto, la persona iscritta dalla Procura di Cosenza nel registro degli indagati sarebbe proprio Umberto De Rose, titolare della tipografia che stampa il quotidiano, a carico del quale s’ipotizza la violenza privata. L’inchiesta, precisa l’Ansa, è stata avviata dalla Procura di Cosenza, come atto dovuto, sulla base della documentazione presentata dal direttore del quotidiano, Luciano Regolo, che ha anche depositato la registrazione delle telefonate intercorse tra De Rose e l’editore del giornale, Alfredo Citrigno.

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