Peter Greste, Mohamed Fahmy, Baher Mohamed e Abdullah Elshamy sono in carcere al Cairo, accusati di terrorismo

Al Jazeera: campagna mondiale per liberare i suoi giornalisti

Il messaggio che compare sul sito web di al Jazeera: “Il giornalismo non è un crimine”

DOHA (Qatar) – La tv del Qatar “al-Jazeera” ha lanciato una campagna mondiale per ottenere la liberazione dei suoi quattro giornalisti in carcere in Egitto, tre dei quali sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di collaborare con un’organizzazione – i Fratelli Musulmani – che Il Cairo ha messo al bando con l’accusa di terrorismo.
La campagna – ha spiegato Ghassan Abu Hussein, responsabile relazioni internazionali della tv – prevede lo svolgimento di manifestazioni davanti alle ambasciate egiziane di tutto il mondo per chiedere il rilascio dei giornalisti.
“Lanciamo un appello a tutti i giornalisti e a chi sostiene la libertà di stampa di organizzare delle veglie davanti alle ambasciate egiziane di tutto il mondo”, ha dichiarato Abu Hussein nel corso di una conferenza stampa a Doha.
“Al-Jazeera spera che l’attenzione dei media di tutto il mondo possa fare pressione e spingere le autorità egiziane a tornare sui loro passi”, ha aggiunto il responsabile della tv, precisando che la campagna prevede anche una petizione on line per chiedere la scarcerazione dei reporter.
 Tre giornalisti di al-Jazeera English sono attualmente in carcere con l’accusa di aver collaborato con un’“organizzazione terroristica”.
Si tratta dell’australiano Peter Greste, dell’egitto-canadese Mohamed Fahmy e dell’egiziano Baher Mohamed. 
Tutti e tre sono stati arrestati al Cairo il 29 dicembre.
Un altro giornalista della tv, Abdullah Elshamy, è detenuto dal 14 agosto al Cairo. Contro Elshamy, che dal 23 gennaio è in sciopero della fame, non è ancora stata formulata un’accusa, ha denunciato la tv del Qatar. (Adnkronos/Aki)

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