Abdullah Gul paga con la perdita di 78mila follower su “Twitter” la scelta di bloccare i siti ritenuti “discriminatori o calunniosi”

Legge bavaglio: web in rivolta contro il presidente turco

Abdullah Gul

ANKARA (Turchia) – Il presidente turco Abdullah Gul ha pagato con la perdita di 78mila follower la scelta di firmare la legge “bavaglio” per il Web voluta dal governo.
Come scrive il quotidiano turco Zaman, subito dopo la ratifica della controversa legge, è partita su Twitter una campagna di boicottaggio dell’account del presidente, che è seguito da oltre quattro milioni di follower. La campagna sembra aver avuto un grande successo, visto che in una sola notte più di 78mila iscritti hanno smesso di seguire il profilo di Gul.
La legge, che il presidente ha firmato ieri dopo l’approvazione da parte del parlamento il 5 febbraio, include una norma che dà all’Autority per le telecomunicazioni (Tib) il potere di bloccare un sito nel caso in cui pubblichi contenuti che violano il diritto alla privacy o che risultino “discriminatori o calunniosi”.
Il Tib potrà inoltre richiedere ai gestori dei siti i dati relativi alla navigazione di qualunque internauta e potrà tenerli archiviati per due anni, anche in assenza di un procedimento giudiziario.
Contro la normativa si sono espressi l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), la Commissione per la protezione dei giornalisti (Cpj) e Reporter senza frontiere, oltre a partiti e attivisti turchi e anche l’Associazione degli industriali (Tusiad), che hanno chiesto in più occasioni a Gul di non ratificarla. (Adnkronos/Aki)

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