I giornalisti “decisi ad andare avanti in questa storia e, insieme al direttore Luciano Regolo, non si lasceranno intimidire”

Il Cdr de “l’Ora”: “Sdegno per le pressioni subite”

RENDE (Cosenza) – Il Comitato di redazione de “l’Ora della Calabria” esprime sdegno per le pressioni subite dal giornale che hanno impedito la pubblicazione dell’edizione odierna.
La “censura” è arrivata per bloccare la notizia dell’inchiesta sull’Asp che vede indagato il figlio del senatore Tonino Gentile, Andrea, al quale la Procura di Cosenza contesta i reati di abuso d’ufficio, falso ideologico e associazione a delinquere. Il caso che ha colpito il nostro giornale è ingiustificabile ed è un chiaro attacco alla libertà di stampa.
I giornalisti dell’Ora sono decisi ad andare avanti in questa storia e, insieme al direttore Luciano Regolo, non si lasceranno intimidire.
A chi, esterno alla nostra redazione, si arroga il diritto di decidere sulle scelte editoriali del nostro giornale, vogliamo ricordare l’articolo 21 della Costituzione che recita l’inviolabile diritto a «manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure».
Il Comitato di redazione vigilerà affinché questa regola che è alla base della nostra democrazia e che ogni giorno ispira il nostro lavoro non sia oltraggiata da nessuno, meno che mai dai rappresentanti istituzionali della Repubblica Italiana.
Il Comitato di Redazione de L’Ora della Calabria

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