Il sito internet del quotidiano britannico bloccato da ieri. Nel 2012 furono oscurati Bloomberg e New York Times

Cina: censurato “The Guardian” on line

PECHINO (Cina) – Bloccato in Cina il sito internet del quotidiano britannico “The Guardian”.
Già da ieri i tentativi di accedervi sono risultati vani da qualsiasi parte del Paese anche utilizzando browsers diversi.
Solo l’uso di vpn (virtual private network, un software che permette di collegarsi tramite ip stranieri bypassando quindi la censura) consente di leggere on line gli articoli del quotidiano britannico nel Paese del dragone.
Non è la prima volta che Pechino decide di oscurare siti di giornali stranieri. Era già accaduto con Bloomberg e con il New York Times nel 2012 dopo che pubblicarono articoli che rivelavano le enormi ricchezze accumulate dai leader politici cinesi e dalle loro famiglie.
Il motivo che ora ha condotto alla censura contro il Guardian non è, però, ancora chiaro. Qualcuno ipotizza che la cosa possa essere legata a un articolo dello scorso 6 gennaio in cui si parla delle tensioni etniche nella regione dello Xinjiang anche se il quotidiano sostiene di aver coperto l’argomento in modo da non provocare conseguenze.
Ancora non si sa se quello contro il “Guardian” è da considerarsi un blocco temporaneo o meno. A novembre scorso, la versione in lingua cinese dei siti di Reuters e del Wall Street Journal era stata bloccata per pochi giorni. (Ansa)

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