“La sicurezza lo ha fermato prima che si avvicinasse”, ha spiegato la portavoce dell’ex pilota tedesco. Nuovo appello alla privacy

Giornalista si traveste da prete per vedere Schumacher

Michael Schumacher e la moglie Corinna

GRENOBLE (Francia) – La portavoce di Michael Schumacher, Sabine Kehm, è tornata a chiedere a nome della famiglia il rispetto della privacy dell’ex pilota tedesco. Il nuovo appello è arrivato dopo che martedì le guardie di sicurezza hanno intercettato un giornalista travestito da sacerdote che tentava di entrare nella stanza dell’ospedale francese in cui Schumi è ricoverato in gravi condizioni per una caduta sugli sci.
“La sicurezza lo ha fermato prima che si avvicinasse”, ha spiegato la storica portavoce di Schumacher.
“Non voglio entrare nel dettaglio di cosa stiamo facendo sul fronte della sicurezza. Ma vi posso assicurare – ha aggiunto la Kehm – che c’è sicurezza perchè registriamo continui tentativi da parte dei media o della gente comune di avvicinarsi”.
La moglie di Schumacher, Corinna, i suoi due figli – Gina Maria e Mick – e il fratello Ralf, egli stesso ex pilota, sono le sole persone autorizzate a rimanere al quinto piano della Clinica Universitaria di Grenoble, dove è stato approntato un dispositivo di sicurezza per impedire l’accesso agli intrusi.
La Kehm martedì aveva raccontato che l’incidente è avvenuto quando Schumacher ha abbandonato la pista segnata per aiutare un amico che era caduto, ma senza conseguenze: è stato a quel punto che l’ex pilota è caduto e ha battuto la testa su un roccia in una zona di neve bianca, fuori dalle zone segnate per sciare. L’agente ha negato che Schumacher sciasse a grande velocità, ma ha confermato che l’impatto è stato molto forte, al punto che – secondo il quotidiano “Bild” – il casco protettivo che indossava Schumi al momento dell’incidente si è spezzato. (Agi)

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