13 i media internationali, tra cui la Bbc e il New York Times, che hanno firmato la lettera aperta ai ribelli

Siria, i “big” dell’informazione: “Basta rapire giornalisti”

NEW YORK (Usa) – Un gruppo di 13 media internazionali ha firmato una lettera aperta rivolta ai ribelli siriani affinché smettano di rapire i giornalisti e collaborino per la liberazione di quelli già tenuti in ostaggio.
La richiesta, firmata tra gli altri da Bbc, New York Times, Wall Street Journal e The Economist, è stata spedita a diversi gruppi dell’opposizione siriana, tra cui il Free Syrian Army e il Fronte Islamico, una delle più potenti coalizioni musulmane.
Secondo la Commissione per la protezione dei giornalisti, al momento i reporter sequestrati in Siria sono più di 30. Di molti di essi, spiega Bbc, non si parla per non rischiare di compromettere i negoziati per la loro liberazione.
Le frange “politiche” dei ribelli, come la Coalizione Nazionale Siriana, hanno già assicurato il loro impegno per la protezione dei giornalisti e per il rilascio degli ostaggi.
Tuttavia i maggiori media internazionali sono sempre più preoccupati per il destino dei loro collaboratori e avvertono che in molti hanno deciso di “limitare la copertura sulla guerra”.
“Fino a che i rapimenti saranno permessi senza sosta – si legge nella lettera – i giornalisti non vorranno assumere incarichi in Siria e non potranno più essere testimoni di quello che accade tra i confini della Siria”.
Il Paese è già stato riconosciuto dall’organizzazione francese non governativa Reporter senza frontiere come il più pericoloso del mondo per giornalisti e fotografi. (TmNews)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *