
Carlo Muscatello, presidente Assostampa Fvg
TRIESTE – Il Consiglio di disciplina territoriale dell’Ordine dei giornalisti Fvg ha archiviato – a quasi un anno dalla sua formalizzazione e senza aver sentito né i firmatari né i testimoni indicati – l’esposto ai sensi della Carta di Firenze presentato dall’Assostampa e dal Coordinamento precari del Friuli Venezia Giulia riguardante le condizioni di lavoro dei giornalisti lavoratori autonomi della regione.
Il sindacato dei giornalisti esprime sconcerto per la pilatesca decisione, motivata in quanto non si ritiene “di poter identificare giornalisti responsabili di violazioni deontologiche, e che sembra ispirata da una logica del ‘così fan tutti’”.
Pur riconoscendo la gravità della situazione (con retribuzioni che per i ricorrenti sono ben al di sotto di livelli ragionevolmente decorosi), il Consiglio di disciplina sottolinea più volte che le retribuzioni generalmente riconosciute nei maggiori giornali del Friuli Venezia Giulia sono frutto di accordo fra le parti, come se i rapporti di forza fra aziende e collaboratori fossero paritari, e i termini contrattuali non venissero imposti ai collaboratori.
Il Consiglio di disciplina, per motivare l’archiviazione della pratica, si avventura inoltre in considerazioni economico amministrative interne alle testate, anziché concentrarsi sulle proprie competenze deontologiche a tutela dei colleghi. Ma soprattutto nega l’applicabilità della Carta di Firenze affermando, contrariamente alla tesi consolidata nell’Ordine nazionale, che il provvedimento mancherebbe di un regolamento attuativo, e collega inoltre la Carta all’iter di definizione dell’equo compenso ai sensi dell’omonima legge, e ciò nonostante non vi sia alcuna interdipendenza legale fra i due strumenti.