Il segretario della Fnsi sottolinea che la disperazione non giustifica l’ennesimo attacco al giornalismo e al Corriere della Sera

Siddi: “Berlusconi confonde informazione e propaganda”

Silvio Berlusconi

Franco Siddi

ROMA – “La disperazione per le conseguenze degli errori o delle colpe che gli sono attribuite non giustifica in alcun modo l’ennesimo attacco del presidente Berlusconi al giornalismo e, ancor più specificamente, al Corriere della Sera”. Lo dichiara il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi.
“Chi è titolare come lui di un portentoso conflitto di interessi – prosegue Siddi -, in questa fase declinante, dovrebbe prima cercare di interrogarsi e capire, finalmente, che l’informazione è cosa diversa dalla propaganda. E di una propaganda permanente che si abbatte su giornali e giornalisti non di scuderia non ne possiamo davvero proprio più”. (Ansa)
Il Corriere della Sera riferisce, infatti, che “davanti a un platea formata perlopiù da ragazzi e ragazze (Francesca Pascale è nelle prime file), il Cavaliere si lancia innanzitutto in un lungo excursus, dove rilegge la storia recente del paese e la sua personale, come un enorme trama ordita da parte dei giudici e, in particolare, dalla corrente di Magistratura Democratica («una sua parte fu connivente con le Br», dice Berlusconi), contro di lui. E ha anche buone parole per Mangano, lo stalliere accusato di mafia che lavorò ad Arcore: «Ha ragione dell’Utri, fu un eroe». E c’è un passaggio dedicato anche al Corriere della Sera: l’avviso di garanzia nel ‘94 a Napoli «mi fu comunicato attraverso il Corriere da sempre organo non ufficiale, anzi ufficiale, della procura di Milano»”.

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