Con “Stand up for journalism”, la Fnsi apre il mese di testimonianza per il rispetto della dignità e autonomia del lavoro

Il giornalismo è un bene pubblico: non siamo terroristi

ROMA – “Il giornalismo è un bene pubblico: siamo giornalisti non terroristi”. La Federazione Nazionale della Stampa e celebra così la giornata di “Stand up for Journalism”,  promossa dall’Efj, la Federazione europea dei giornalisti, che quest’anno ha, appunto, come slogan: “I giornalisti non sono criminali”. “E’ ora – ha sottolineato il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, che tutte le leggi che criminalizzano il giornalismo, e ne limitano la funzione, siano cancellate”.
La giornata, ancora in corso con la Giunta Esecutiva della Fnsi, nella sala “Walter Tobagi” di Roma, ha così aperto il mese di testimonianza dei giornalisti europei per il rispetto della dignità e autonomia del lavoro.
“Centrali di potere di ogni genere tendono a criminalizzarli e ne fanno spesso un bersaglio”: per questo Efj,Ifj e Fnsi chiedono “una cultura di rispetto per i diritti dei giornalisti a informare i cittadini lealmente. L’accesso alla ricerca della verità è, infatti, il primo diritto da affermare e tutelare”.
La Federazione della Stampa, per  la tutela delle fonti dei giornalisti, chiede il blocco di tutti gli abusi e le interferenze di controllo dei servizi di intelligence sottolineando che “nessuna politica di sicurezza degli Stati li giustifica. E’ interesse pubblico che i giornalisti siano, e possano essere, i garanti di una informazione libera e plurale che tenga gli occhi aperti su tutti i poteri”.

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