STRASBURGO (Francia) – Per la seconda volta in meno di due settimane la Corte di Strasburgo condanna l’Italia per aver inflitto una pena detentiva a un giornalista giudicato colpevole di violazione del diritto alla riservatezza.
Dopo il caso Belpietro, oggi la Corte si è pronunciata sulla condanna a 4 mesi di carcere (poi sospesa) di Antonio Ricci per aver trasmesso nel ’96 su “Striscia la Notizia” immagini “confidenziali” captate sulle frequenze Rai.
Secondo i giudici di Strasburgo l’infrazione commessa deve essere sanzionata, ma non con la prigione. (Ansa)