MILANO – L’assemblea dei giornalisti della Padania, quotidiano della Lega Nord, ha proclamato lo stato di agitazione per protestare contro il “taglio drastico” del personale annunciato dall’Editoriale Nord, società che gestisce il giornale.
“Alla luce del recente incontro tenutosi tra comitato di redazione e amministrazione dell’Editoriale nord, nel corso del quale é stata prospettata la volontà di procedere al drastico taglio del personale giornalistico del quotidiano la Padania, pari al dimezzamento dell’organico attualmente in essere – si legge in una nota diffusa dal cdr -, l’assemblea dei giornalisti respinge tale prospettiva come unica soluzione al mantenimento in essere della testata, ritenendo già sin troppo penalizzanti le ricadute sulla redazione colpita, prima, dalla cassa integrazione e, successivamente, dai contratti di solidarietà”.
“L’assemblea – prosegue la nota – chiede espressamente all’azienda una chiara ed esaustiva giustificazione economica dei tagli previsti con la consegna al cdr degli ultimi tre bilanci d’esercizio dell’editoriale Nord, e il progetto aziendale che indichi esplicitamente le prospettive di prosecuzione dell’uscita in edicola del quotidiano e del suo rilancio, insieme alle attività che Editoriale Nord intende mettere in atto per scongiurare ogni ulteriore taglio occupazionale. Si chiede inoltre che tali richieste siano soddisfatte “entro e non oltre il 5 ottobre”.
L’assemblea, quindi, “dà mandato al cdr di indire forme di protesta che prevedano lo sciopero delle firme e fino a sei giornate di astensione dal lavoro da impiegare a partire dal giorno 7 ottobre. In relazione al proclamato stato di agitazione l’assemblea dei giornalisti del quotidiano la Padania rimane aperta”. (Agi)
Lo ha proclamato l’assemblea dei giornalisti, che resta aperta, dando mandato al cdr di indire fino a 6 giorni di sciopero