
Federica Cardia

L’immagine sulla pagina Facebook di Federica
CAGLIARI – Un flusso di messaggi ininterrotto da ieri, quasi un modo per non spezzare il filo del dialogo e per non lasciarla davvero andare via. La Rete avvolge col suo affetto Federica Cardia, la blogger cagliaritana di 31 anni che da due lottava senza tregua contro un cancro al colon e che con semplicità aveva raccontato la malattia e al tempo stesso la sua voglia di vivere.
“We can be heroes just for one day”, “Possiamo essere eroi solo per un giorno”, le scrive un’amica virtuale sulla bacheca di Facebook, citando una canzone di David Bowie tra le sue preferite, e altri ancora: “Sei una stella che ha brillato sulla terra e ora brilla in cielo”, “la differenza in fondo è nel modo in cui ciascuno di noi sceglie di affrontare il proprio viaggio. E tu, ora che non ci sei più, hai ancora davvero tanto da insegnare a tutti”.
C’è chi per ricordarla sceglie di dedicarle una foto dei momenti vissuti insieme e chi, ancora incredulo, non trova il modo giusto per esprimersi e riesce a scrivere solo un inconsolabile “nooooo”.
Per tanti il messaggio di positività e speranza che la ragazza ha lasciato nonostante la malattia è la cosa che resta: “Federica ci ha insegnato quanto è importante lottare e non arrendersi mai, Federica ci ha insegnato ad amare la vita, il modo migliore di ricordarla è quello di avere presente i suoi insegnamenti” scrive un amico virtuale.
Nel suo blog “Tanto vinco io” la giovane raccontava la malattia esprimendo al tempo stesso la sua voglia di vivere. Su Internet Federica aveva chiesto aiuto, mettendosi a nudo, parlando in prima persona della malattia contro la quale ha lottato tenacemente per due anni: “Nell’aprile del 2011 mi è stato diagnosticato un cancro e da allora la mia vita è cambiata per sempre – scriveva – ho affrontato mesi di terapie devastanti e interventi chirurgici complicatissimi, ma ancora non riesco a uscire da questo infinito tunnel. La situazione poi ora è ulteriormente complicata: l’ultimo chirurgo consultato a Milano si è rifiutato di intervenire, poiché la malattia sembra essersi diffusa a tutti i quadranti dell’addome”.
Le è stato proposto, oltre alla chemioterapia, di sperimentare nuovi protocolli farmaceutici: ma ci volevano ingenti somme di denaro, che la ragazza ha chiesto con semplicità ed è scattata immediata la solidarietà della rete. Amici virtuali e non le hanno permesso di raccogliere 35mila euro, ma di più dei soldi per lei sembrava valere il supporto che le offrivano giornalmente, con messaggi e pensieri.
Due giorni fa l’ultimo post su Facebook: “Tre mesi di ospedale, tra alti e bassi, interventi chirurgici e tanta troppa stanchezza. Spero di darvi buone notizie nelle prossime settimane, per ora buonanotte!” , adesso il dolore del web che piange la “leonessa”, la “combattente” o semplicemente “l’amica”. (Ansa)