Scrittore, sceneggiatore e giornalista, aveva 73 anni. Firmò, insieme a Benigni, il capolavoro “La vita è bella”

Addio a Vincenzo Cerami, una penna da Oscar

“La vita è bella” vinse 3 Oscar

Vincenzo Cerami

ROMA – E’ morto Vincenzo Cerami. Lo sceneggiatore, scrittore e giornalista, nato a Roma il 2 novembre 1940, candidato all’Oscar nel 1999 per “La vita è bella” con Roberto Benigni, era malato da tempo.
Cresciuto a Ciampino, Vincenzo Cerami ha scoperto la letteratura, la poesia e il cinema con Pier Paolo Pasolini, suo insegnante alle scuole medie, di cui è stato assistente alla regia in “Uccellacci e uccellini”.
E’ stato proprio Pasolini a interessarsi alla pubblicazione del suo primo libro “Un borghese piccolo piccolo”, uscito però nel 1976, dopo la sua morte, con la prefazione di Italo Calvino, e diventato un celebre film di Mario Monicelli con Alberto Sordi.
Prima di darsi completamente all’arte, Cerami si era iscritto alla facoltà di Fisica.
Nella sua vita ha avuto la fortuna di incontrare, e in alcuni casi diventare amico, i grandi del cinema e della letteratura, da Alberto Moravia a Federico Fellini, Massimo Troisi, Totò, Alberto Sordi, ai quali Cerami diceva di aver “rubato” tutto quello che ha imparato.
Grande l’amicizia con Roberto Benigni, che ha definito “la creatura più bella che abbia mai incontrato”, con cui ha scritto, tra l’altro, – oltre a “La vita è bella” che lo ha visto candidato all’Oscar – “Il piccolo diavolo”, “Il mostro” e “Pinocchio”. (Ansa)

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