Serie preoccupazioni del sindacato Zuj e della Federazione internazionale Ifj per i continui attacchi alla libertà di stampa

Zimbabwe: intimidazioni ai giornalisti in vista delle elezioni

Gabriel Baglo

DAKAR (Senegal) – La Federazione Internazionale dei Giornalisti (Ifj) ha espresso serie preoccupazioni sulla sicurezza dei giornalisti nello Zimbabwe, in vista delle elezioni presidenziali di luglio. L’Unione dei giornalisti dello Zimbabwe (Zuj), affiliata all’Ifj ha, infatti, documentato numerosi attacchi contro i giornalisti e la libertà di stampa.
“Invitiamo le autorità dello Zimbabwe a proteggere i giornalisti e promuovere la libertà di stampa come diritto garantito dalla Costituzione del Paese”, ha detto Gabriel Ayite Baglo, direttore dell’Ifj Africa, sottolineando che “i giornalisti non devono essere sacrificati dai gruppi politici durante le prossime elezioni”.
La scadenza elettorale del 31 luglio è cruciale per la stabilità del Paese  africano e si terrà in un clima di contrasto caratterizzato dalla richiesta dell’opposizione di rinviare le elezioni ad agosto.
Il 7 maggio scorso erano stati arrestati Dumisani Muleya, editore dello “Zimbabwe Independent”, e il giornalista Owen Gagare, accusati di aver diffuso notizie false. Sempre a giugno è stato arrestato e successivamente rilasciato il giornalista Mashudu Netsianda del “Chronicle”; mentre un duro attacco governativo è stato sferrato nei confronti dei giornalisti Herbert Moyo e Bernard Mapwanyire.
Il 14 giugno, infine, sconosciuti con il volto travisato da maschere, hanno rapito il giornalista freelance Paul Pindani. L’Ifj presieduta da Jim Boumelha, ritiene che tutti i motivi di questi attacchi hanno matrice politica e sono strettamente collegati alle prossime elezioni. “Bisogna fare immediatamente piena luce su questi episodi – ha concluso Gabriel Baglo – assicurando i responsabili alla giustizia”.

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