Soro chiede agli archivi online dei quotidiani di “sottrarre notizie non più attuali” e auspica una “revisione del codice dei giornalisti”

Privacy, il Garante: “Il web riconosca il diritto all’oblio”

Antonello Soro

ROMA – “La crescente incertezza sull’uso delle informazioni che ci riguardano, e che persistono in Rete oltre la nostra volontà, accentuata dal timore che siano catturate dai motori di ricerca e decontestualizzate, alimenta le istanze perchè sia riconosciuto e garantito il diritto all’oblio”.
Lo spiega il presidente dell’Autorità Garante per la Protezione dei dai personali, Antonello Soro, nella relazione sull’attività presentata questa questa mattina alla Camera. Diritto, aggiunge Soro, che “non può certo essere ostacolo all’informazione, alla trasparenza e alla ricerca della verità e che per questo non è illimitato, ma frutto di un bilanciamento con il diritto a fare e ricevere informazione ed alla memoria collettiva”.
In questa ottica, il Garante “da tempo richiede agli archivi telematici dei quotidiani di sottrarre notizie non più attuali, e ritenute dall’interessato pregiudizievoli, dall’indicizzazione dei motori di ricerca generalisti ovvero di adottare accorgimenti per segnalarne eventuali aggiornamenti. 
Sono decisioni – prosegue Soro – che assicurano il rispetto dell’integrale rappresentazione dell’identità senza incidere direttamente sulla notizia mediante rimozione o cancellazione.
 In tal senso, il diritto all’oblio come diritto alla corretta e aggiornata rappresentazione di sé, è funzionale, e non invece antagonista, al diritto di cronaca, contribuendo a migliorare la stessa qualità ed esattezza dell’informazione, secondo un equilibrio ben evidenziato dalla proposta di Regolamento europeo, che significativamente codifica questo ‘nuovo’ diritto”. (Asca)

SORO: “AUSPICABILE UNA REVISIONE DEL CODICE DEI GIORNALISTI”

“Nelle prossime settimane” il Garante privacy adotterà un “provvedimento generale” sulle intercettazioni “per indicare soluzioni idonee ad elevare lo standard di protezione dei dati trattati ed evitarne indebite divulgazioni”. Lo annuncia il presidente Antonello Soro, auspicando anche una revisione del “codice dei giornalisti”. Le intercettazioni, sottolinea Soro, sono una “risorsa investigativa fondamentale, insostituibile, che andrebbe gestita con molta cautela: per evitare fughe di notizie – che, oltre a danneggiare le indagini, rischiano di violare la dignità degli interessati – e per evitare quel ‘giornalismo di trascrizione’ che finisce, oltretutto, per far scadere la qualità dell’informazione”.
E “proprio per favorire un giornalismo maturo e responsabile”, il Garante intende anche “promuovere una riflessione sul possibile aggiornamento del codice dei giornalisti, al fine di coniugare al punto più alto diritto di cronaca e dignità della persona. Per tale obiettivo – sottolinea – questa potrebbe essere una strada meno divisiva e forse più concludente rispetto alle diverse ipotesi legislative tentate nella scorsa legislatura”. (Ansa)

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