MILANO – “Rizzoli è un buon esempio di come non devono essere gestite le aziende” e “la mia posizione per il futuro è che venga subito sciolto il patto di sindacato e che si riescano a trovare alcuni azionisti disposti ad investire quello che serve e a guidare l’azienda assumendosene la responsabilità ed i rischi conseguenti”. Lo ha affermato il patron della Tod’s e socio di Rcs, Diego Della Valle, in un’intervista a Repubblica.
“Sono un azionista importante di quel gruppo, ho creduto a suo tempo nelle potenzialità che poteva esprimere ed ho fatto un grande investimento nell’azienda. Nonostante sia stato per molti anni nel suo Cda, non sono riuscito a dare a questa azienda – ha aggiunto – una strategia solida e ad imporre alcune idee, che forse oggi non avrebbero fatto trovare l’azienda nelle condizioni in cui versa”.
Oltre all’ingresso di nuovi azionisti in Rcs, l’imprenditore marchigiano trova “corretto anche che venga destinata una quota di azioni ai dipendenti, che così potranno vigilare sul loro futuro”.
Liberi tutti quindi? “Se non si seguirà questa direzione – spiega Della Valle – sarà la dimostrazione che i soliti noti tenteranno ancora di comandare in penombra investendo molto poco e rischiano praticamente nulla”.
“Sento nell’aria – prosegue – che qualcuno sta tentando di far credere ai giornalisti di essere il dominus della situazione Rizzoli, per cercare magari di intimorire le persone che ci lavorano o di averle più disponibili”.
Alla domanda se si sentisse sconfitto nella vicenda Rcs, Della Valle risponde: “No, lo sono le molte persone che non hanno nessuna colpa ma saranno costrette a lasciare l’azienda per la mancanza di attenzione e di competenza da parte di alcuni che si sono sempre considerati la ‘guida spirituale’ del gruppo”. (TMNews)