
Tina Weaver, ex direttore del Sunday Mirror
LONDRA (Gran Bretagna) – Lo scandalo intercettazioni non si limita più al gruppo di Rupert Murdoch ma, per la prima volta, colpisce anche quello del Mirror.
Oggi Scotland Yard ha arrestato quattro giornalisti che, quando lavoravano al Sunday Mirror, nel periodo 2003-2004, avrebbero carpito i segreti di vittime inconsapevoli con una serie di intercettazioni illegali alle loro segreterie telefoniche.
Fra le persone finite in manette ci sono anche nomi eccellenti come Tina Weaver, ex direttore del Sunday Mirror, e James Scott, attuale responsabile del Sunday People.
La polizia di Londra ha spiegato che le indagini sul gruppo Mirror rappresentano un filone separato rispetto a quelle nei confronti del News of the World, il domenicale del tycoon Murdoch chiuso dopo l’esplosione del “tabloidgate”.
Lo scandalo aveva spinto il governo di David Cameron ad organizzare una inchiesta sulla stampa britannica, la cosiddetta Leveson Inquiry, il cui rapporto finale ha raccomandato nuove norme per regolamentare il settore. Ma i colloqui fra le diverse forze politiche per arrivare ad una riforma sono naufragate, come ha spiegato oggi lo stesso primo ministro .
“Le nostre differenze sono troppo grandi per essere colmate”, ha detto Cameron, rivolgendosi a Ed Miliband, leader laburista e a Nick Clegg, capo dei libdem. La “patata bollente” ora dovrà passare alla Camera dei Comuni, che lunedì discuterà le proposte dei conservatori, che non vogliono una legge “ad hoc”, come invece chiedono Miliband e Clegg. (Ansa)