
Giovanni Rossi

Serena Bersani

La Procura di Bologna
BOLOGNA – La Federazione nazionale della stampa (Fnsi) e l’Associazione stampa dell’Emilia-Romagna (Aser) ritengono una limitazione per il giornalista, che ha il diritto-dovere di informare i cittadini sancito dall’articolo 21 della Costituzione, il recente provvedimento assunto dal Procuratore della Repubblica di Bologna, Roberto Alfonso, con il quale viene determinato l’accesso dei colleghi della cronaca giudiziaria all’edificio di via Garibaldi, 6.
Il presidente della Fnsi, Giovanni Rossi, ed il segretario dell’Aser, Serena Bersani, contestano, infatti, che l’aver adibito un ufficio a sala stampa alla quale i giornalisti possono accedere in un preciso arco di tempo della mattinata è da considerarsi un gesto di cortesia da parte della Procura. Purtroppo, però, il divieto di accedere al piano superiore dove sono gli uffici di numerosi magistrati condiziona pesantemente il lavoro del giornalista di giudiziaria, che ha necessità quotidiana di interfacciarsi con quelle che ritiene essere proprie fonti.
L’informazione, anche quando riguarda tematiche molto delicate come quelle in oggetto, non può essere unidirezionale e deve garantire al professionista la possibilità di interloquire con quanti crede possano essere utili al proprio lavoro.
E’, poi, dovere deontologico del giornalista non intralciare o divulgare indagini coperte da segreto e non violare la privacy dei cittadini. Qualora venga meno a ciò, ne risponde in prima persona.
Il sindacato dei giornalisti ritiene, pertanto, che non vi sia bisogno di divieti formali, ma solo del rispetto di regole dettate dal buon senso e dalla professione stessa.
Bersani e Rossi auspicano, dunque, che si possa raggiungere una diversa intesa con i vertici della Procura, nella salvaguardia del lavoro reciproco e della riservatezza delle indagini e delle persone in esse a vario titolo coinvolte. Sarebbe sufficiente concedere il libero accesso all’edificio di via Garibaldi in un arco di tempo molto breve della mattinata, fatto salvo divieti anche estemporanei dovuti a particolari istruttorie.