Da ieri grazie alla società cooperativa costituita dopo la liquidazione della precedente società editrice

Giornalisti e poligrafici riportano il “Roma” in edicola

NAPOLI – “Il giornale che avete tra le mani non è lo stesso di sempre. Questo numero non è uguale a quelli che lo hanno preceduto. Oggi comincia una nuova sfida per il «Roma», per le donne e gli uomini che lo realizzano, per i tanti lettori che fedelmente ci seguono”.
Nell’editoriale apparso ieri in prima pagina, il nuovo capitolo del quotidiano più antico del Meridione d’Italia (ha 150 anni di storia), reso possibile grazie alla costituzione della “Società Cooperativa Nuovo Roma” tra i dipendenti del giornale dopo la liquidazione della precedente società editrice.
“La società editrice – spiega l’editoriale – ha tentato in vario modo di far fronte alle difficoltà economiche, causate in parte dalla generale crisi della stampa e del mercato pubblicitario, in parte dal venire meno di contributi pubblici. Ma non ce l’ha fatta”.
Dal 28 febbraio ha cessato le pubblicazioni ed è andata in liquidazione. Tuttavia il “Roma” ieri, 1 marzo,  è tornato in edicola, grazie al sacrificio personale ed agli sforzi sovraumani di giornalisti e poligrafici.
“I dipendenti – si legge nell’editoriale – hanno prima fatto fronte ad un lungo periodo di contratti di solidarietà, per evitare licenziamenti riducendo le retribuzioni di tutti. Da ultimo si sono trovati per molti mesi persino senza stipendio, continuando tuttavia a lavorare come sempre, con immutato spirito di servizio nei confronti dei lettori che ogni giorno, andando in edicola a comprare una copia del «Roma», rinnovano il tacito patto che li unisce a noi in una ideale grande famiglia”.
Oggi, per far fronte alla chiusura della precedente società editrice, i dipendenti hanno deciso di costituire la “Società Cooperativa Nuovo Giornale Roma” che dal numero di ieri edita il giornale.
“La nave è salva – sottolinea l’editoriale – ma la tempesta non è ancora finita. Siamo di fronte ad una sfida immane. Non è la prima volta per il nostro giornale che è passato, nel corso della sua lunga storia, attraverso numerose chiusure e rinascite. L’ultima, nel 1996, ad opera del compianto Pinuccio Tatarella che riuscì a riportare in edicola il «Roma» dopo anni di fermo.
È con lo stesso spirito che contraddistingueva Pinuccio, ottimista e visionario, che affrontiamo questa nuova sfida. La vinceremo? Saremo insieme a deciderlo, noi dipendenti e voi lettori. Abbiamo alle spalle una grande storia, cerchiamo assieme di costruire un grande futuro”.

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