
Oleksiy Pukach

Georgiy Ruslanovich Gongadze
KIEV (Ucraina) – La Corte Distrettuale di Pechersky, a Kiev, ha condannato all’ergastolo per omicidio premeditato il generale Oleksiy Pukach, già responsabile della direzione Sorveglianza Estera presso il ministro dell’Interno ucraino: lo stesso imputato, lo scorso agosto, aveva ammesso di aver personalmente strangolato il giornalista dissidente Georgiy Ruslanovich Gongadze, fondatore del notiziario on-line “Ukrainska Pravda” e tra i più accaniti contestatori del presidente dell’epoca, il filo-russo Leonid Kuchma.
Gongadze, di origini georgiane, scomparve nel nulla nel settembre 2000: nel novembre dello stesso anno il suo cadavere decapitato fu rinvenuto in una foresta alle porte della capitale. Aveva 31 anni.
Per il medesimo delitto, considerato il più eclatante nella storia post-sovietica dell’Ucraina, avevano già ricevuto pesanti pene detentive tre ex ufficiali di polizia agli ordini di Pukach, arrestato nel 2009.
La difesa di quest’ultimo ha preanunciato appello. Nessuno è mai stato finora incriminato come mandante dell’assassinio del giornalista. La vedova e i due figlioletti della vittima hanno ricevuto asilo politico negli Stati Uniti, dove vivono dal 2001. (Agi/Interfax)