

Giuseppe Gulletta
MESSINA – Esposto alla Procura della Repubblica sul bando di concorso dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina per la selezione di un giornalista cui affidare l’incarico di addetto stampa.
Lo ha presentato il segretario provinciale dell’Associazione Siciliana della Stampa di Messina, Giuseppe Gulletta, richiamando l’attenzione del procuratore della Repubblica di Messina sull’avviso, pubblicato il 3 dicembre scorso, sul sito dell’Azienda Sanitaria Provinciale.
“In tale avviso – a giudizio del sindacato – sono contenute delle norme di espletamento che presentano profili di illegittimità rispetto alle leggi statali e regionali che regolano la materia degli uffici stampa nella Pubblica Amministrazione”.
Nell’avviso, infatti, è richiesto “il diploma di laurea in scienze della Comunicazione o titolo equipollente in virtù dell’art. 9 della legge 150/2000” che, invece, prevede soltanto l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti (pubblicisti o professionisti), ribadito anche dal regolamento attuativo della richiamata legge (Dpr. n. 422/2001), il quale specifica che il personale deve possedere “i titoli culturali previsti dai vigenti ordinamenti e disposizioni contrattuali in materia di accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni “ e il solo “requisito dell’iscrizione negli elenchi dei professionisti e dei pubblicisti dell’albo nazionale dei giornalisti di cui all’art. 26 della legge 3 febbraio 1963 n. 69”.
“Peraltro – osserva Gulletta – non si tiene conto della circolare esplicativa del Ministero della Funzione Pubblica che ritiene non obbligatorio il possesso della laurea per i rapporti co.co.co, quali quello oggetto dell’avviso. Il possesso della laurea è, infatti, un titolo aggiuntivo e non esclusivo e solo per gli incarichi di Capo Ufficio Stampa e per l’inquadramento nella categoria D della contrattazione collettiva del comparto Regioni ed Autonomie Locali. Nell’avviso non si prevede alcun tipo di inquadramento di questo tipo per il posto messo a concorso, ma un compenso di 25.000 euro annue”.
Il segretario dell’Assostampa Messina ricordando, inoltre, che l’art. 9 della legge 150/2000 prevede “l’intervento delle organizzazioni rappresentative della categoria per l’individuazione e la regolamentazione dei profili professionali dell’addetto stampa”, denuncia che “la Federazione della Stampa e l’Associazione Siciliana della Stampa, sua emanazione territoriale, che è il sindacato unico dei giornalisti, non sono stati mai interpellati, né durante la fase di preparazione dell’avviso né sull’inquadramento dell’addetto stampa”.
Giuseppe Gulletta denuncia, inoltre, che nell’avviso si chiede di indicare nel curriculum formativo e professionale “tutti gli elementi utili ai fini della valutazione della qualità professionale ed esperienza” che il candidato deve produrre, “senza tuttavia indicarne la natura, la tipologia e soprattutto i criteri per attribuire i punteggi relativi in maniera chiara, certa ed univoca”.
“L’unica norma che elenca tutte le tipologie di titoli ed i relativi punteggi – ricorda il segretario dell’Assostampa Messina – è il decreto Assessorato agli Enti Locali Regione Siciliana del 16 marzo 2000 pubblicato sulla Gurs. n. 27 del 9 giugno 2000, ma non viene richiamato”.
“Nulla – osserva, infine, Gulletta – dice il bando sull’aspetto previdenziale”, rilevando che “dal 1° gennaio 2009 anche per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co) esiste l’obbligo di versamento contributivo all’Inpgi (Istituto Previdenza Giornalisti Italiani) ed il mancato versamento degli stessi configura la fattispecie di violazione contributiva”.
“Considerato che nessun esito ha avuto la richiesta di sospensione in autotutela dell’avviso, inviata al commissario dell’Asp di Messina”, il segretario dell’Assostampa Messina chiede al Procuratore della Repubblica di “valutare l’esistenza di eventuali ipotesi di reato nella vicenda esposta”.