Richard Engel, capo dei corrispondenti esteri della tv americana, sui rapitori: “Dicevano di essere leali al governo”

Siria: dopo 5 giorni liberato il reporter della Nbc

Richard Engel

WASHINGTON (Usa) – Un giornalista americano della Nbc, Richard Engel, è stato liberato in Siria dove era stato sequestrato giovedì scorso. Lo ha reso noto l’emittente americana.
“Dopo esser stati tenuti in ostaggio per cinque giorni da un gruppo sconosciuto, il capo dei corrispondenti esteri della Nbc, Richard Engel, e la sua troupe sono stati rilasciati illesi e si trovano già fuori dal Paese”, si legge in una nota della Nbc. La liberazione è avvenuta lunedì in seguito a una sparatoria ad un posto di blocco dei ribelli della brigata Ahram-al-Shram.
Non si sa chi sia stato a rapire Engel, 39 anni, e i collaboratori di cui non è stata resa nota l’identità, ma fonti dell’emittente hanno riferito che non sembra trattarsi di lealisti del regime di Bashar al-Assad e che non erano pervenute richieste di riscatto.
Il sequestro era avvenuto poco dopo l’ingresso del giornalista e dei suoi collaboratoti in territorio siriano, dalla frontiera con la Turchia. Gli ostaggi erano stati caricati su un camion che li ha trasferiti in un villaggio vicino alla cittadina di Ma’arat Misrin.
Durante la loro prigionia sono stati tenuti bendati e legati, ma non gli è stato fatto del male. Engel, che fu uno dei pochi inviati a coprire tutta l’ultima guerra in Iraq, era entrato alla Nbc nel maggio 2003. (Agi)

I RAPITORI, “LEALI AL GOVERNO”

BEIRUT (Libano) – “Dicevano apertamente di essere leali al governo” di Damasco. Così Richard Engel, il capo dei corrispondenti esteri di Nbc, ha raccontato alla trasmissione “Today” della stessa emittente degli uomini che lo hanno rapito in Siria e tenuto prigioniero per cinque giorni insieme al suo team di collaboratori. Secondo il giornalista, i sequestratori appartenevano a una milizia sciita addestrata dalle Guardie rivoluzionarie iraniane e legata al gruppo militante libanese Hezbollah. Engel e i suoi collaboratori erano stati rapiti subito dopo aver fatto ingresso in Siria dalla Turchia giovedì scorso.
Il giornalista ha riferito che i rapitori hanno ucciso almeno uno dei ribelli che lo stavano accompagnando. “Ci hanno tenuti bendati e legati”, ha riferito il 39enne, che parla fluentemente l’arabo.
“Non siamo stati picchiati né torturati ma abbiamo subìto abusi psicologici, hanno minacciato di ucciderci. Ci hanno detto di decidere chi di noi avrebbe dovuto essere ucciso per primo e quando ci siamo rifiutati di farlo hanno fatto finta di spararci”, ha raccontato il reporter. I sequestratori hanno detto ad Engel di voler scambiare lui e gli altri con quattro iraniani e due libanesi tenuti prigionieri da ribelli. “Ci hanno catturati per fare questo scambio”, ha spiegato.
Intorno alle 23 di ieri il gruppo è stato spostato in un altro luogo nella provincia siriana di Idlib.
“Mentre ci stavamo spostando – ha raccontato il giornalista – i rapitori si sono imbattuti in un posto di blocco dei ribelli, non se lo aspettavano. Eravamo nel retro di un furgoncino, i sequestratori hanno visto il posto di blocco e hanno iniziato a sparare, due di loro sono stati uccisi. Siamo usciti dal veicolo e i ribelli ci hanno portato via, abbiamo passato la notte con loro”.
Stamattina Engel e i membri del suo team sono entrati in Turchia, ma non è chiaro dove si trovino attualmente. Nbc ha fatto sapere che nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità del rapimento né contattato la rete per chiedere un riscatto. Engel lavora per Nbc dal 2003 ed è stato nominato capo dei corrispondenti esteri nel 2008. Precedentemente lavorò come freelance per Abc News. Vive in Medioriente dopo essersi laureato alla Stanford University nel 1996. (LaPresse/AP)

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