La presentazione dell’account del pontefice oggi in Sala Vaticana: da domani tweet in italiano, tedesco e latino

Papa 2.0: Benedetto XVI si “converte” a Twitter

Benedetto XVI accetta la sfida delle nuove tecnologie con un account su twitter

ROMA – Benedetto XVI sbarca su Twitter. Il Papa teologo che scrive a mano i suoi testi ha deciso di accogliere in prima persona la sfida dei social network ed in particolare di quello tra i più popolari al momento, “sottomettendosi” al rigido ma comunicativamente efficace limite dei 140 caratteri per tweet.
Il nuovo account di Benedetto XVI sarà presentato ufficialmente oggi in sala stampa vaticana dai responsabili della comunicazione della Santa sede, mons. Claudio Maria Celli, presidente del pontificio consiglio delle Comunicazioni sociali e dal sottosegretario Paul Tighe, dal direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi, dal direttore dell’Osservatore romano, Gian Maria Vian, e dal media advisor Greg Burke. L’account di Ratzinger sarà poi attivo il giorno dopo o uno dei seguenti.
La presentazione sarà comunque l’occasione per capire se quelli che andranno su Twitter saranno contenuti originali e specifici o per lo piu’ sintesi di discorsi, udienze, catechesi e se il Papa triterà in italiano, in tedesco o perche’ no, in latino. Di certo, anche se il Pontefice sarà senz’altro coadiuvato nella gestione dell’account e difficilmente digitera’ in prima persona i tweet, il loro contenuto verrà da lui visionato prima di essere pubblicato in Rete.
Se infatti Benedetto XVI non ha mai avuto un rapporto personale troppo stretto col computer – nel luglio del 2009, quando il Papa visto il polso fratturato ebbe un pc in regalo per completare il libro su Gesù, padre Lombardi confido’ che Ratzinger non lo utilizzava poiché non abituato – è però sempre stato ben consapevole delle straordinarie capacita’ comunicative dei new media e degli stessi social network. Da tempo incoraggia un loro uso consapevole anche e soprattutto ai fini della nuova evangelizzazione.
Ad esempio, nel messaggio per la 46ma Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, Benedetto XVI rilevava come “nella essenzialità di brevi messaggi, spesso non più lunghi di un versetto biblico, si possono esprimere pensieri profondi se ciascuno non trascura di coltivare la propria interiorità”.
In vista della Gmg di Rio de Janeiro dell’anno prossimo poi, non più di due settimane fa, il Papa invitava proprio i giovani a farsi interpeti della sfida della nuova evangelizzazione, da portare avanti anzitutto sul Web e sui nuovi media.
Twitter in particolare poi, si è rivelato uno strumento assai gradito da cardinali e vescovi sia all’interno della Curia romana sia nelle diocesi del mondo. Lo utilizzano, tanto per dirne un paio, cardinali come il brasiliano Scherer e il sudafricano Napier.
Molto attivo sul popolare social network è anche il presidente del pontificio consiglio della Cultura il cardinale Gianfranco Ravasi che ha coniugato, secondo il suo stile, tradizione e avanguardia. Quotidianamente twitta versetti della Bibbia e di recente si è lanciato persino in un tweet in latino, lingua ufficiale del Vaticano che il Papa vuole rilanciare e valorizzare. Che anche Ratzinger twitti alla maniera di Cicerone? (Ansa)

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