Il coordinatore del Gruppo “Osservatorio minori” dell’Odg al Festival di Osimo sul giornalismo d’inchiesta

Carta di Treviso, perché i minori vanno protetti

Cosimo Bruno premiato ad Osimo

OSIMO (Ancona) – “La Carta di Treviso oggi è il frutto di approfondimenti alla luce delle mutate situazioni di convivenza sociale e di tecnologie avanzate che rischiano di produrre una overdose di informazione incontrollabile. Questo documento deontologico voluto dalla Fnsi, dall’Ordine dei giornalisti e da Telefono Azzurro non vuole limitare il diritto di cronaca, ma indicare una maggiore e diversa espressione di libertà di stampa tutelando i diritti delle fasce più deboli”.
Lo ha ribadito Cosimo Bruno, consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti e coordinatore del Gruppo di lavoro “Osservatorio minori” che, insieme ai componenti il Gruppo, ha partecipato ad uno degli incontri di un fitto calendario del 1° Festival nazionale sul giornalismo d’inchiesta che si è svolto a Osimo durante il quale si è parlato di giornalismo, di inchieste ma anche di etica professionale.
“Non siamo qui – ha tenuto a ribadire ancora Cosimo Bruno – per discutere se informare o meno perché crediamo nella libertà di informazione, ma siamo qui per presentare con la Carta di Treviso il punto di vista dell’Ordine dei giornalisti su come informare quando si tratta di notizie che coinvolgono bambini o minori in genere, consapevoli della sempre più crescente sensibilità universale per i bisogni fondamentali di crescita della personalità in formazione del minore e dell’esigenza di una sempre più significativa tutela. I minori – ha concluso Cosimo Bruno – vanno protetti con una autentica cultura dei loro diritti”.
Il Festival, organizzato dall’Associazione Juter-Club di Osimo, in sinergia con il Circolo culturale + 76 e con direttore artistico Gianni Rossetti, già presidente dell’Ordine dei giornalisti delle Marche e attuale direttore della scuola di giornalismo di Urbino, ha riscosso notevole successo di critica e pubblico e si è imposto per i temi trattati e la qualità dei relatori.
L’incontro in cui si è parlato della Carta di Treviso e di “New generation”, giornalisti di nuova generazione, si è svolto nella sala delle conferenze delle Grotte del Cantinone, ed è stato coordinato da Gianni Rossetti e da Filippo Nanni, uno degli autori di Ballarò e docente della scuola di Urbino.
Per i giornalisti di nuova generazione hanno partecipato all’incontro Doriana Leonardo, Martina Ilari, Sara Bertuccioli e Nadia Ferrigo, quattro neo professioniste della scuola di Urbino.
Nadia Ferrigo ha presentato il filmato, realizzato insieme a Martina Manfredi, con il quale aveva vinto il concorso nazionale dell’Ordine dei giornalisti sulla Carta di Treviso. Al termine dei lavori la consegna della targa-ricordo ai relatori dell’incontro.

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