Annunciati attacchi contro i media per “punire” la visibilità data sui giornali al tentato omicidio della giovane attivista

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ISLAMABAD (Pakistan) – E’ allarme tra i giornalisti in Pakistan per le minacce dei Talebani che hanno annunciato attacchi contro i media per “punire” la visibilità data sui giornali al tentato omicidio di Malala Yousafzai, la giovane attivista ferita alla testa una settimana fa dagli insorti mentre tornava a casa da scuola, nella Valle di Swat. Lo riporta la “Bbc”, citando una nota dell’Associazione dei giornali pakistani (Apns) secondo cui le minacce ai media hanno l’obiettivo di limitare la libertà di stampa.
Fonti citate dall’emittente britannica hanno riferito che le minacce sono venute alla luce grazie all’intercettazione di una telefonata di Hakimullah Mehsud, capo di Tehrik-e Taliban-e Pakistan (Ttp), un’organizzazione che raccoglie numerosi gruppi talebani.
Nel colloquio, Mehsud dà al suo subalterno indicazioni per attaccare i giornalisti in diverse città del Pakistan, tra cui Lahore, Karachi, Rawalpindi e Islamabad. Il governo pakistano ritiene attendibili queste minacce e anche la stessa Bbc ha “preso delle precauzioni per proteggere il suo staff” nel Paese asiatico.
Alcuni media pakistani nei giorni scorsi avevano riferito che i Talebani erano infuriati per il livello d’attenzione mediatico suscitato dal tentato omicidio della giovane attivista. Malala è al momento ricoverata in un’unità specializzata nell’ospedale di Birmingham, in Gran Bretagna, per le ferite riportate nell’attacco. Le sue condizioni sono ritenute “soddisfacenti” dai medici che l’hanno in cura. (Adnkronos/Aki)

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