

Giovanni Maria Bellu
CAGLIARI – “Dare le notizie, raccontare quel che accade, dare voce ai protagonisti dei fatti della politica e della cronaca, far parlare i cittadini che vogliono segnalare un cattivo funzionamento delle istituzioni ma anche, quando vi sono, le loro scelte virtuose”.
Reduce dalla breve e fallimentare esperienza di “Sardegna 24”, Giovanni Maria Bellu, ex inviato di Repubblica e condirettore de “l’Unità”, presenta così il “programma” di “Sardinia Post”, il quotidiano on line da oggi in rete per dare “Le notizie di oggi per la Sardegna di domani”, come recita la testata disegnata da Sergio Staino che, per l’occasione, ha “sardizzato” il suo celebre Bobo.
“Sardinia Post” – afferma Bellu – intente “offrire una tribuna a quanti ritengono di avere una buona idea da proporre. Vigilare sul rispetto dei diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione della Repubblica: il diritto allo studio, il diritto al lavoro, alla salute, il diritto a una condizione di vita dignitosa, alla libera manifestazione del pensiero e alla libera circolazione nel territorio dello Stato. Vigilare, quindi, sul buon funzionamento della pubblica amministrazione e sulla gestione corretta del denaro pubblico. Favorire il rinnovamento della classe dirigente riaffermando l’idea della politica come servizio alla cittadinanza e non come strumento per la tutela di interessi privati. Difendere la «memoria dei fatti» non consentendo a quanti ricoprono cariche pubbliche di non rispondere dei loro comportamenti alla collettività. Contribuire alla difesa della cultura e dell’identità della Sardegna e dei sardi nella convinzione che la nostra storia millenaria e il nostro territorio sono la nostra risorsa più preziosa. Sviluppare e ampliare, senza tabù né pregiudizi, il dibattito sui poteri di autogoverno e autodeterminazione dell’Isola. Creare un ponte tra i sardi che vivono in Sardegna e i sardi che vivono nel resto del mondo”.
“Un programma – spiega il giornalista – molto ambizioso, si dirà. In realtà è il programma ordinario, quasi la routine, di un organo di informazione libero. E di certo non pensiamo di realizzarlo da soli. Vogliamo dare il nostro contributo. A partire da una considerazione, anzi da una constatazione: esiste già, sia pure in modo frammentato, un «terzo polo» dell’informazione in Sardegna. E’ costituito da siti internet e da blog che uno per uno, e nel loro insieme, da tempo danno notizie che la stampa «ufficiale» ignora. A partire da questa constatazione abbiamo pensato di pubblicare nella home page i link di siti di informazione di varie città della Sardegna. E se ne abbiamo dimenticato qualcuno, gli interessati ce lo segnalino: integreremo la lista. L’unica condizione è, appunto, che si tratti di siti di notizie che danno le notizie. Dare le notizie. Un fatto ordinario nelle normali democrazie che qua da noi è diventato quasi rivoluzionario”.