Attento studioso degli assolutismi, ha collaborato con giornali e televisioni. Camera ardente nella Promoteca del Campidoglio

Morto Piero Melograni, storico e giornalista

Piero Melograni

ROMA – E’ morto lo storico Piero Melograni. Malato da tempo, aveva 81 anni. Nato a Roma il 15 novembre del 1930, dopo la laurea conseguita nella capitale, si era distinto nelle Università di Napoli e Washington ottenendo riconoscimenti e borse di studio.
Iscrittosi al Pci dal 1946, fu uno dei firmatari del “Manifesto dei 101” che ne uscirono per protesta contro le posizioni assunte dal partito in occasione dell’invasione sovietica dell’Ungheria nel 1956. Lasciata la politica, per circa un trentennio si è dedicato all’attività accademica. A lungo docente universitario di Storia Contemporanea, ha pubblicato numerose opere su fascismo e resistenza. Dal 1971 al 1996, è docente di storia contemporanea all’Università di Perugia. Affianca all’attività di docente la produzione di numerosi saggi e volumi.
Nel 1976 cura per l’editore Laterza la Intervista sull’antifascismo di Giorgio Amendola. Uscito, pochi mesi dopo l’Intervista sul fascismo di Renzo De Felice, il volume rileggeva la storia della Resistenza e del rapporto della sinistra italiana con le forze politiche avversarie (la serie delle Interviste era iniziata nel 1974 con la nota Intervista politico-filosofica di Lucio Colletti).
Riappare nella vita politica nel 1995 prendendo parte alla Convenzione Liberale del radicale Marco Taradash, fino ad essere eletto deputato nel 1996 come indipendente nelle liste di Forza Italia. Nel 2001, invece, la decisione di non ricandidarsi.
Nell’arco di quella legislatura fu incaricato, assieme ad altri sessanta saggi, di scrivere la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Nel 2006 ha dato alle stampe una fortunata traduzione de Il Principe in italiano moderno.
Attento studioso degli assolutismi, dal fascismo (Mussolini e gli industriali, Longanesi 1972) al comunismo, Melograni é stato anche un appassionato divulgatore, autore e collaboratore di diverse trasmissioni televisive. Giornalista pubblicista iscritto all’Ordine del Lazio dal 17 febbraio 1989, negli ultimi anni ha collaborato con “Il Sole 24 Ore” e il “Quotidiano Nazionale”.
Tra i suoi tanti lavori, Storia politica della grande guerra. 1915-1918 (Laterza, 1969); Gli industriali e Mussolini,(Longanesi, 1972); Intervista sull’antifascismo (Giorgio Amendola) (Laterza, 1976),  nella quale pose le premesse per una diversa ricostruzione del rapporto tra il regime fascista e i suoi oppositori; Saggio sui potenti (Laterza, 1977); Rapporti segreti della polizia fascista (Laterza, 1979); Fascismo, comunismo e rivoluzione industriale, Bari (Laterza, 1984), Il mito della rivoluzione mondiale (Laterza, 1985); La modernità e i suoi nemici (Mondadori 1996); La Guerra degli italiani 1940-1945 (Istituto Luce, 2004). Il Principe (Niccolò Machiavelli) (Bur, 2006); Le bugie della storia (Mondadori, 2006).
Negli ultimi anni Melograni si era dedicato con entusiasmo anche alla storia della musica, pubblicando nel 2003 con Laterza un saggio dedicato a Mozart e nel 2007 Mondadori un lavoro su Toscani (Mondadori).
Piero Melograni si è spento, questa mattina, nella sua abitazione romana. “Dopo avere tanto amato ed essere stato tanto amato – è scritto nell’annuncio rivolto agli amici – si è spento serenamente Piero Melograni”. Lo ha reso noto la moglie Paola Severini insieme con Diletta Guidi, Valentino Guidi, Valerio Guidi e Pino Pelloni.
La camera ardente sarà allestita a Roma domani, venerdì 28 settembre, dalle ore 10 alle ore 16 nella Protomoteca del Campidoglio. Al termine ci sarà una commemorazione. Sabato, invece, i funerali alle ore 11 nella chiesa di San Giuseppe alla Lungara, in via della Lungara 45.

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