Da oggi al 4 ottobre una mostra all’Ara Pacis celebra il centenario dell’Associazione: storiche foto e pagine dei giornali del mondo

Associazione stampa estera, 100 di questi anni

La copertina di “Newsweek” (Usa) del 1936 con la stretta di mano tra Mussolini e Hitler: è uno dei “pezzi” straordinari in mostra all’Ara Pacis

Una delle prime tessere dell’Associazione Stampa Estera

ROMA – Un viaggio tra fotografie, documenti storici, pagine dei più importanti giornali internazionali e una galleria di cento ritratti di politici, artisti, studiosi e giornalisti realizzati dai reporter stranieri. Il tutto per raccontare come il nostro paese viene visto dal resto del mondo. L’Associazione della stampa estera in Italia, nata il 17 febbraio 1912, compie cento anni e li celebra con la mostra “L’Italia vista dal mondo” che sarà ospitata all’Ara Pacis da oggi sino al 4 ottobre.
Ad inaugurare l’esposizione, che aprirà le porte al pubblico domani, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Tantissimi gli scatti dei fotoreporter stranieri e delle agenzie Reuters, Afp e Ap in mostra per raccontare la storia del nostro paese: dall’arringa di Gabriele D’annunzio per Fiume del 1920, alla dichiarazione di guerra dell’Italia a Francia e Gran Bretagna del 1940, fino a quelle del rapimento di Aldo Moro e della morte di Giovanni Paolo II.
Tra gli oggetti esposti anche alcune curiosità, come il “conchiglione”, collage fatto con le più svariate testate giornalistiche del mondo e sempre alle spalle dei personaggi intervenuti alle conferenze alla Stampa estera, o la copertina di “Der Spiegel”, pubblicata nel 1977 durante gli anni di piombo, che ritrae “Spaghetti indigesti” con una pistola posata su un piatto di spaghetti.
“Il ruolo della stampa estera è fondamentale per capire l’Italia, gli italiani e le loro contraddizioni – ha commentato Alemanno -. In questi cento anni il lavoro dei corrispondenti ha fatto in modo che alcuni muri di incomprensione potessero crollare. Roma è una città meravigliosa ma ha una malattia che é quella del provincialismo. Grazie alla stampa estera riusciamo però a confrontarci con le altre realtà”.
E a chi gli chiede quale fosse l’immagine della mostra che lo ha più colpito, il sindaco ha risposto: “Quella del sequestro Moro, un’immagine terribile ed indimenticabile che ha segnato il nostro paese”.
All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, il sottosegretario all’Editoria, Paolo Peluffo, l’assessore capitolino alla Cultura, Dino Gasperini, il sovraintendente ai Beni Culturali di Roma Capitale, Umberto Broccoli, e il presidente dell’Associazione della stampa estera, Tobias Piller.

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