
Il premier Mario Monti
ROMA – “Porta a porta” compie 18 anni. Da martedì 11 settembre la trasmissione di approfondimento condotta da Bruno Vespa torna con la conferma di 4 appuntamenti settimanali in seconda serata (da lunedì a giovedì) e alcune incursioni in prima serata con l’inizio del nuovo anno.
“Sarà una stagione lunga – spiega Vespa alla presentazione della nuova edizione -: andremo avanti fino al 27 giugno, con l’idea di non far mancare l’informazione troppo a lungo in estate. I prossimi mesi, tra elezioni del Presidente della Repubblica, politiche e quelle Usa, saranno caldi – aggiunge il conduttore -, noi ci faremo trovare pronti. E, come da tradizione, per la prima puntata avevamo invitato il Presidente del Consiglio, ma non potrà esserci. Sarà nostro ospite più avanti”.
Come di consueto “Porta a porta” seguirà l’attualità, racconterà i cambiamenti della società italiana. “Ci occuperemo di tutto – precisa Vespa -, ma la nostra preoccupazione prevalente sarà capire cosa succede alla gente, soprattutto a quella meno fortunata”. Dipanare la nebbia che c’é, come metaforicamente mostra lo spot che andrà in onda da domani.
“Cercheremo di capirci qualcosa. Anche la classe politica è cambiata e non sarà facile scegliere gli ospiti. C’é un problema di rappresentatività, Grillo a parte”.
Torneranno anche i plastici (“Sono la scoperta dell’acqua calda, tirano da morire. Plastici forever”, scherza il giornalista, che sottolinea come in 18 anni la puntata che più gli è rimasta nel cuore sia stata quella sul terremoto dell’Aquila, “più doloroso dell’11 settembre”) e tra le novità annunciate la presenza di uno o due colleghi delle redazioni regionali “per un’esperienza di respiro nazionale”.
Archiviato nel palinsesto di Canale 5 il diretto concorrente “Matrix”, a preoccupare Vespa non è un’altra striscia di approfondimento, ma l’allungamento della prima serata (“ci ammazza”) e la crescita – costante – delle altre tv specializzate e tematiche (terrestri e satellitari) che nella stagione passata in seconda serata hanno raggiunto il 31% di share (“Un concorrente invisibile: sarà un miracolo se riusciremo a mantenere il nostro 15% dell’anno scorso”).
Vespa, poi, commenta i primi passi mossi dal nuovo vertice sul fronte delle nomine: “Mi sembra che stiano cercando di trasformare la Rai in un’azienda normale. Chiedono che gli introiti pubblicitari siano adeguati agli ascolti, è normale”.
“‘Porta a porta’ diventa maggiorenne, così Vespa potrà votare alle prossime elezioni – scherza il direttore di Rai1 Mauro Mazza -. E’ un punto di riferimento per la rete. Il marchio ‘Porta a porta’ negli anni ha affrontato e battuto varie proposte alternative”. (Claudia Fascia – Ansa)