
Luigi Prestinenza
CATANIA – Giornalismo siciliano in lutto per la morte di Luigi Prestinenza, 83 anni, per tutti “zio Gigi”. Si è spento oggi, alle ore 12.30, a Catania, dopo una vita trascorsa al servizio dell’informazione e dei colleghi, che in lui hanno sempre trovato un sicuro punto di riferimento.
Nato ad Aci Castello il 4 marzo 1929, Luigi Prestinenza era giornalista professionista, iscritto all’Ordine di Sicilia dal 1° luglio 1953. Decano dei giornalisti sportivi, è stato caposervizio del quotidiano “La Sicilia” di Catania ai tempi di Candido Cannavò, che successivamente sarebbe diventato direttore della “Gazzetta dello Sport”, e Mario Petrina, due volte presidente nazionale dell’Ordine e attuale consigliere d’amministrazione della Casagit.
Da qualche mese era ricoverato all’Ospedale Cannizzaro di Catania in seguito ad un’ischemia cerebrale che l’aveva costretto su una sedia a rotelle. I funerali si terranno giovedì 6 settembre, alle ore 10.30, a Pedara, comune dell’entroterra etneo ad una quindicina di chilometri dal capoluogo.
Professionista esperto e scrupoloso, è stato inviato alle Olimpiadi e ai Mondiali di calcio. Uomo di grande cultura, tra le sue sue passioni nutriva quella per l’astronomia: aveva fondato ed era attualmente presidente onorario dell’associazione “Stelle e Ambiente – Centro per la divulgazione e la ricerca scientifica astrofisica e ambientale Marcello La Greca- Onlus” e curava ancora una rubrica su “La Sicilia”.
Sempre pronto a fornire consigli ai colleghi, Luigi Prestinenza ha avuto costantemente un ruolo attivo negli istituti di categoria, sin dalla costituzione dell’Ordine dei giornalisti e del sindacato in Sicilia. Dell’Ordine è stato presidente regionale per due mandati, dal 1977 al 1983, e quasi sempre segretario e consigliere. E’ stato anche consigliere nazionale dell’Odg dal 1971 al 1974 e dal 1983 al 1986, presidente regionale dell’Ussi Sicilia, del quale era rimasto presidente onorario, e vicepresidente nazionale dello stesso gruppo di specializzazione dei giornalisti sportivi.
Grande commozione ha suscitato la notizia sulla sua morte. Mario Petrina, ricordando “un grande giornalista che ha dato molto a Catania e alla Sicilia”, ne sottolinea le “elevate virtù umane e professionali, unite all’impegno, senza se e senza ma, al servizio dello sport, dell’informazione e della categoria. Un impegno derivante da competenza e passione per la sua professione e la sua terra, che ha saputo difendere e valorizzare con orgoglio e amore”.
“Un commosso addio a zio Gigi” anche dal consigliere generale siciliano dell’Inpgi, Giuseppe Gulletta, segretario regionale dell’Assostampa Sicilia di Messina, il quale ne ricorda le grandi doti umane e professionali. “Sempre pronto a dispensare consigli ai colleghi, soprattuto a quelli più giovani, zio Gigi per la Sicilia è stato una vera e propria Istituzione”.
Cordoglio alla famiglia e ai colleghi siciliani, infine, dalla componente sindacale “Stampa Libera e Indipendente”, che lo ricorda come “un valido esempio da seguire – afferma il vicesegretario nazionale Fnsi, Carlo Parisi, – che, ancora oggi, dimostra che quando si riescono a coniugare competenza professionale e spirito di servizio per la categoria il risultato non può essere che di sicura garanzia per quanti credono ancora nei principi più nobili della professione”.