
Lo hanno reso noto il Comitato di redazione e le Rsu spiegando che “la decisione è stata motivata con l’impossibilità di proseguire negli assetti attuali a causa della crisi economica che ha ridotto gli investimenti pubblicitari da parte dei privati e degli enti pubblici”.
L’assemblea dei lavoratori “respinge la prospettiva dei licenziamenti per gli otto dipendenti” dando mandato alle organizzazioni sindacali di aprire il tavolo di trattativa con l’azienda “per individuare soluzioni alternative che permettano di conservare i posti di lavoro e l’importante servizio che l’emittente offre ai cittadini della provincia di Lucca nel campo dell’informazione locale da circa 20 anni”.
Nel febbraio scorso, l’azienda aveva chiesto la cassa integrazione in deroga per 8 giornalisti su 12, escludendo i i lavoratori del comparto tecnico e quattro giornalisti della redazione. Nell’occasione, le organizzazioni sindacali Assostampa Toscana, Slc-Cgil e Fistel-Cisl avevano firmato l’accordo per la cassa integrazione a rotazione per quattro mesi, rinnovabili sino ad un anno.
L’assemblea dei lavoratori “respinge la prospettiva dei licenziamenti per gli otto dipendenti” dando mandato alle organizzazioni sindacali di aprire il tavolo di trattativa con l’azienda “per individuare soluzioni alternative che permettano di conservare i posti di lavoro e l’importante servizio che l’emittente offre ai cittadini della provincia di Lucca nel campo dell’informazione locale da circa 20 anni”.
Nel febbraio scorso, l’azienda aveva chiesto la cassa integrazione in deroga per 8 giornalisti su 12, escludendo i i lavoratori del comparto tecnico e quattro giornalisti della redazione. Nell’occasione, le organizzazioni sindacali Assostampa Toscana, Slc-Cgil e Fistel-Cisl avevano firmato l’accordo per la cassa integrazione a rotazione per quattro mesi, rinnovabili sino ad un anno.