L’avvocato Garzon afferma di essere in possesso di informazioni che sorprenderanno quando saranno rivelate

La difesa di Assange ha “prove che smontano le accuse”

Julian Assange durante il discorso dal bancone dell’ambasciata dell’Ecuador

CANBERRA (Australia) – L’avvocato di Julian Assange sostiene di essere in possesso di informazioni cruciali sulle accuse di violenza sessuale che il suo cliente sta fronteggiando, informazioni che sorprenderanno quando saranno rivelate. Baltasar Garzon, che ha trascorso diverse ore domenica con il fondatore di WikiLeaks per discutere la sua strategia legale, ha dichiarato che la difesa ha chiesto a un magistrato svedese di raggiungere Londra per raccogliere una dichiarazione di Assange.
“Credo che ci sarà un’opzione molto positiva”, ha dichiarato l’ex giudice dell’Audiencia Nacion al giornale Sydney Morning Herald. 

Il 41enne australiano, che da giugno si è rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, è ricercato in Svezia per essere interrogato sulle accuse di violenza e molestie sessuali che gli sono contestate, accuse che lui nega.
Le autorità britanniche hanno dato il via libera all’estradizione, ma Assange ha chiesto (e ottenuto) asilo politico in Ecuador e si trova ancora rifugiato nella sede diplomatica di Quito a Londra.

 Il fondatore di WikiLeaks crede che Stoccolma voglia estradarlo negli Stati Uniti, dove teme di essere perseguito per la pubblicazione da parte del suo sito internet di documenti riservati del governo statunitense.
Garzon, famoso per aver cercato di ottenere nel 1998 l’estradizione da Londra a Madrid del dittatore cileno Augusto Pinochet, non è voluto entrare in dettagli sulle accuse di violenze sessuale ma ha detto che c’è una “conoscenza frammentata” sull’accaduto.
Al quotidiano ha detto che la difesa è in possesso di vari elementi fondamentali sulle accuse che quando saranno resi pubblici susciteranno “grande sorpresa”.

 “Non possiamo divulgarli già ora”, ha aggiunto, ma abbiamo chiesto che l’accusa raccolga una dichiarazione di Assange”, ha spiegato a margine di una conferenza nella città australiana di Brisbane.
Garzon ha lanciato dure accuse contro l’Australia, sostenendo che Canberra ha ignorato le richieste di assistenza diplomatica del fondatore di WikiLeaks, compresa una lettera scritta quindici giorni fa. Ha spiegato che la risposta del governo è stata “completamente negativa”. (TMNews)

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