Il direttore del “Corriere Laziale”, che è anche consigliere nazionale dell’Odg, ne ha per tutto il Consiglio regionale del Lazio

Corbi annuncia battaglia: “Tucci si deve dimettere!”

Eraclito Corbi

ROMA – “Tucci si deve dimettere!”. Ormai, è guerra aperta tra “Il Corriere Laziale” e il presidente del Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti del Lazio.
Il quotidiano romano diretto da Eraclito Corbi domani, martedì 21 agosto, torna in edicola con due pagine “di fuoco” che, nel chiedere le dimissioni di Tucci e di tutto il Consiglio Regionale dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, annuncia una vera e propria “battaglia di legalità”.
Accuse pesantissime, quelle del direttore-editore del “Corriere Laziale”, che è anche consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, già riassunte in un esposto al Ministero della Giustizia, nel quale vengono segnalate, tra l’altro, “alcune condotte poste in essere, da circa un anno”, dal presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, che “appaiono quantomeno arbitrarie”.
Si va dai requisiti necessari all’iscrizione nell’Elenco Pubblicisti alla “gestione dei poteri disciplinari nei confronti degli iscritti”.
 Sotto accusa il parametro, fissato dall’Ordine dei giornalisti del Lazio, della retribuzione per l’aspirante pubblicista che deve essere di almeno cinquemila euro lordi nel biennio.
“Condizione”, evidenzia Eraclito Corbi, non prevista all’articolo 35 della legge n. 69 del 3 febbraio 1963, né da alcuna “altra norma legislativa o regolamentare”.
Oltre alla “disparità di trattamento” rispetto alle altre regioni italiane, che richiedono l’attestazione di compensi nettamente inferiori a quello fissato dall’Ordine dei giornalisti del Lazio, Eraclito Corbi denuncia ritardi “senza giustificato motivo” nell’iscrizione di aspiranti pubblicisti che hanno collaborato con la sua testata.
Inoltre, denuncia il caso sollevato dal giornalista Pino Nicotri contro la conduttrice di “Chi l’ha visto?”, Federica Sciarelli, che è anche consigliere regionale dell’Odg laziale: “Il Consiglio regionale, anziché astenersi (come ovviamente ha fatto…la Sciarelli, che invece avrebbe dovuto adoperarsi per impedire la votazione al fine di far rispettare la legge) ed inviare gli atti al Consiglio nazionale, perché designi un altro Consiglio regionale per la decisione (come gli impone l’art. 49 della legge 69 del 1963), entra nel merito e respinge l’esposto”.
“Fortunatamente – precisa il Corbi – il caso non si è chiuso così. Successivamente, infatti, è stato lo stesso Nicotri, dopo una serie di email inviate all’Ordine del Lazio e rimaste prive di riscontro…a rimettere il caso al Consiglio nazionale (che ha poi inviato gli atti all’Ordine dell’Abruzzo). Per il ricorso Nicotri ha, però, speso ingiustamente di sole tasse circa 300 euro, che ora rivuole indietro da Tucci”.
Eraclito Corbi si sofferma, poi, sulle tante decisioni dell’Ordine dei Lazio, in materia disciplinare, impugnate dai diretti interessati e “riformate” dal Consiglio nazionale. “Un altro clamoroso esempio di interpretazione sui generis della legge istitutiva della professione giornalistica – denuncia Corbi – é dato dall’art. 41, terzo comma. Per alcuni anni Tucci & C. hanno cancellato dall’Ordine del Lazio (unico Ordine in Italia a farlo) decine e decine di anziani giornalisti pubblicisti senza però tener minimamente conto che essi avevano svolto attività giornalistica per più di 15 anni. Ed anche in questo caso i costosi ricorsi sono stati tutti accolti dal Consiglio nazionale proprio per violazione di legge. Pensate che il costo giornaliero del Consiglio nazionale dell’Ordine incide sulle casse dello stesso per cinquemila euro ogni ora”.
Infine, quello che Eraclito Corbi ritiene un “accanimento contro il Corriere Laziale, che negli anni ha contribuito alla formazione di tantissimi giovani nel campo giornalistico”. “Possiamo anticipare – denuncia il Corriere Laziale – che qualcuno del Consiglio regionale (che solo ne aveva conoscenza) ha girato una notizia riservatissima, secondo cui lo stesso Consiglio avrebbe «condannato» il nostro direttore alla sanzione di dodici mesi di sospensione, notizia che ha già fatto il giro della rete ma che è tuttora ignota all’interessato!”.
https://www.giornalisticalabria.it/2012/08/13/corbi-denuncia-l’ordine-dei-giornalisti-del-lazio/

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