Fredrik Reinfeldt si è detto indignato della decisione di Quito di concedere asilo politico al fondatore di Wikileaks

Wikileaks: l’ira del premier svedese contro l’Ecuador

Fredrik Reinfeldt

Scotland Year davanti all’ambasciata dell’Ecuador a Londra

STOCCOLMA (Svezia) – Il Primo ministro svedese Fredrik Reinfeldt si è detto indignato del comportamento dell’Ecuador, a seguito della decisione di Quito di concedere asilo politico al fondatore di Wikileaks Julian Assange.
Il ministro degli Esteri ecuadoriano, Ricardo Patino, ha motivato la decisione del suo governo con la convinzione che i diritti della difesa di Assange non sarebbero stati rispettati in Svezia. “Ovviamente è inaccettabile”, ha detto Reinfeldt all’agenzia di stampa svedese TT.
Ieri il ministro degli esteri svedese Carl Bildt aveva detto che il sistema giuridico e costituzionale del proprio paese “garantisce i diritti di tutti e di ciascuno”, respingendo le accuse che la Svezia intende consegnare Assange alle autorità statunitensi. “Sono d’accordo con quanto detto da Bildt”, ha sottolineato Reinfeldt.

 (Asca/Afp)

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