Il segretario generale della Fnsi sulla cooperante sarda rapita in Mali che, stasera, è atterrata a Ciampino

Siddi: “Rossella Urru libera, una grande notizia”

Rossella Urru

Franco Siddi

ROMA – Rossella Urru, la cooperante sarda liberata ieri in Mali, è a Roma. Il Falcon 900 della Presidenza del Consiglio, con a bordo la Urru, accompagnata dal Capo dell’Unità di Crisi della Farnesina, Claudio Taffuri, è atterrato sulla pista dell’aeroporto militare di Ciampino alle 21.10.
Rossella Urru, non appena scesa dall’aereo ha abbracciato i familiari che l’hanno accolta insieme con il premier Mario Monti. “Le siamo stati tutti vicini, i familiari hanno avuto una forza straordinaria”, ha detto Monti a Rossella Urru.
“Volevo solamente ringraziare per tutto il lavoro che c’é stato per farmi tornare a casa. Ringrazio tantissimo il ministero degli Esteri, l’unità di crisi. Sto Bene, spero di continuare a lavorare nella cooperazione”, ha detto, dal canto suo, la giovane, ringraziando anche “tutti quelli che hanno lavorato per la mia liberazione. Paura? Ovviamente qualche volta c’é stata, è capitato, ma sono stata trattata bene. Voglio comunque tornare a lavorare nella cooperazione”. Queste le prime parole, appena sbarcata dal Falcon 900, all’aeroporto militare di Ciampino.
“Una grande notizia”: il segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa, Franco Siddi, ha così commentato, con l’Ansa, la liberazione della cooperante sarda Rossella Urru, in Mali, dopo nove mesi di prigionia. “Un evento atteso con ansia da tanti mesi – sottolinea Siddi – che è una bella notizia per tutti”.
In passato, ha ricordato il segretario della Fnsi, “l’ansia per la liberazione di Rossella ha procurato anche qualche incidente di percorso per l’informazione. Oggi il ritorno alla notizia, alla sua verifica più profonda, si unisce alla gioia umana e sociale per il ritorno alla libertà di una donna dedita a praticare la solidarietà.
E’ un dono e un sollievo per la sua famiglia e per lei, per tutti, e un’occasione per il giornalismo di dare una buona prova potendo dare finalmente buone notizie. Personalmente – ha concluso Franco Siddi – gioisco due volte anche per le comuni origini di sardità”. (Ansa)

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