Premi a Giancarlo Oliani, José Miguel Calatayud, Elio Colavolpe, Alessandro Grassani e Gianni Minà

Premio Luchetta 2012 al giornalista Fergal Keane

Gianni Minà

Fergal Keane

ROMA – Il “caso Siria” e le violenze sistematiche ai danni dei bimbi e degli adolescenti siriani, nei mesi convulsi della repressione, sono al centro del Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta 2012, a Trieste, promosso dalla “Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin per i bambini vittime della guerra” in collaborazione con la Rai e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Il reportage della Bbc del noto reporter Fergal Keane, noto in tutto il mondo per le corrispondenze dal Rwanda e che ha qui documentato i casi di centinaia di bambini assassinati in Siria dal marzo 2011, vince la sezione Tv del Premio Luchetta 2012, come sempre proiettato sulle prime linee dell’informazione in tutto il mondo, e sulle corrispondenze che favoriscono “l’opera di sensibilizzazione sui bambini vittime di ogni forma di violenza”.
Istituito nel ricordo della troupe Rai composta da Marco Luchetta, Alessandro Ota e Dario D’Angelo, vittime a Mostar di una granata, nel 1994 e del cineoperatore Miran Hrovatin assassinato pochi mesi dopo a Mogadiscio assieme alla giornalista Ilaria Alpi, il Premio Luchetta 2012, la cui giuria è presieduta dal direttore di Rai 1, Mauro Mazza, ha inoltre premiato per la sezione Quotidiani/Periodici il reportage di Giancarlo Oliani della Gazzetta di Mantova, “Non rubateci i sogni. Viaggio fra i bambini della Taranto dei veleni”, dal quartiere Tamburi della città pugliese, fra i bimbi di una scuola elementare che sorge a ridosso dell’acciaieria Ilva, dove la concentrazione di diossina è tra le più alte del mondo.
Per la sezione “Dario D’Angelo”, riservata al miglior reportage internazionale, vince la corrispondenza del freelance José Miguel Calatayud sul quotidiano “El Pais”, sul caso del giovanissimo Alphonse Kanyi, condannato a morte nel Sud Sudan senza alcuna prova dei crimini di cui è accusato.
Per la sezione “Alessandro Ota” dedicata alle migliori riprese televisive Elio Colavolpe dell’Agenzia Emblema per le immagini diffuse dal Tg3 – Agenda del Mondo sulla battaglia di Tripoli, nei giorni della caduta di Gheddafi.
Per la sezione “Miran Hrovatin” dedicata alla migliore immagine fotografica lo scatto di Alessandro Grassani, freelance per Alternatives Internationales, sui pastori mongoli in fuga dal grande inverno, verso la sovrappopolata Ulaan Baator.
Infine, il nuovo Premio FriulAdria “Testimoni della storia”, destinato a un giornalista di fama nazionale per la sua capacità di raccontare e interpretare un fatto storico o di cronaca, un personaggio o un periodo, è stato assegnato a Gianni Minà.
Giovedì 12 luglio, al Politeama Rossetti di Trieste, e giovedì 19 luglio su Rai1 in seconda serata, appuntamento con “I Nostri Angeli” 2012, momento clou del Premio.
A condurre la serata delle premiazioni della nona edizione del Premio sarà quest’anno Massimo Giletti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *