
Daniele Cerrato, presidente della Casagit

Mario Petrina
ROMA – Il Consiglio di amministrazione della Casagit ha approvato il Bilancio 2011 con un importante avanzo di gestione che ha consentito di consolidare ulteriormente il patrimonio netto della Cassa, oggi superiore ai 30 milioni di euro.
Si rafforza così la prospettiva di tenuta, nel tempo, del Fondo di assistenza sanitaria integrativa dei giornalisti italiani, anche se purtroppo si registra una ulteriore diminuzione degli iscritti, il cui numero, anche per effetto della crisi del settore editoriale, è in costante calo dal 2009. Il risultato complessivo di gestione, nello scorso anno, è stato pari a poco più di 7,5 milioni di euro.
Nel dettaglio, la differenza tra le voci di entrata e di uscita, ha fatto registrare un saldo attivo di 5,2 milioni, mentre il saldo tra sopravvenienze attive e passive, risultato degli investimenti e delle imposte ha prodotto i restanti 2,3 milioni di euro.
Per il presidente della Casagit, Daniele Cerrato, si tratta di “un buon risultato, soprattutto perché – dopo tre anni di lavoro – garantisce alla Cassa strumenti preziosi per il governo degli anni difficili che ci attendono. Fronteggiare stati di crisi, innalzamento dell’età media degli iscritti, minore sviluppo di carriera e dei relativi compensi, diminuzione degli occupati, è la sfida che ci attende. Il nostro mercato del lavoro sarà l’elemento centrale di riferimento nei prossimi mesi e anni. Oggi però abbiamo la forza, economica e progettuale, di ragionare concretamente sull’ampliamento della base associativa, includendo nelle nostre coperture sanitarie, con formule di solidarietà sostenibile, anche quei colleghi che fino a ieri la Casagit non se la potevano permettere”.
Nel corso del 2011 la Cassa ha erogato prestazioni per un valore di 68,2 milioni, 1 milione in più di quanto rimborsato ai colleghi l’anno precedente.
Tra le maggiori voci di “spesa” i ricoveri hanno assorbito 21,5 milioni, le prestazioni specialistiche (visite, farmaci, accertamenti diagnostici e chirurgia ambulatoriale) 20 milioni, l’odontoiatria 14,1 milioni. I contributi versati dai soci titolari e dai loro familiari sono stati pari a 84,4 milioni.
La popolazione assistita da Casagit, al 31 dicembre del 2011, era di 52.375 persone (27.799 titolari e 24.576 familiari) con una contrazione di 381 unità rispetto al 2010 e un significativo incremento della percentuale di pensionati.
Il conto economico, approvato dal Cda con otto voti favorevoli e tre astensioni (Mario Petrina, Carola Vai e Corrado Chiominto), sarà ora sottoposto alla ratifica dell’Assemblea nazionale dei delegati, che lo esaminerà nel corso della riunione convocata a maggio.
Mario Petrina, che era intenzionato a votare contro, ha optato per l’astensione per lanciare un segnale di unità della categoria. “Il bilancio, comunque, – ha spiegato soffre di carenza politica perché, alla stregua di un’impresa commerciale, favorisce l’accumulo di risorse invece di ridurre la contribuzione per i più disagiati e, soprattutto, aumentare i servizi agli associati”.