Sorvegliato speciale arrestato dai carabinieri per minacce all’interno dell’emittente che ospitava una scolaresca

La Camorra vorrebbe imporre il silenzio a “Radio Siani”

ERCOLANO (Napoli) – Prima si è introdotto nella sede di “Radio Siani”, l’emittente web anticamorra di Ercolano, poi ha minacciato i volontari: questa l’accusa dei carabinieri che hanno arrestato Franco Sannino, 33 anni, sorvegliato speciale, ritenuto dai militari affiliato al clan Birra – Iacomino di Ercolano. L’episodio è accaduto mentre nella sede della Radio, al corso Resina si stava svolgendo un incontro con una scolaresca di Taranto. (Ansa).
Alcuni volontari di “Radio Siani”, infatti, sono stati oggetto di minacce e insulti da parte del pregiudicato,  mentre una scolaresca proveniente da Taranto era in visita alla radio. I carabinieri della tenenza di Ercolano, guidati dal comandante Gianluca Candurra, sono intervenuti tranquillizzando i ragazzi e assicurando alla giustizia il pregiudicato.
“Non siamo preoccupati e continueremo normalmente le nostre attività”, dichiara Amalia De Simone, direttore di Radio Siani, la radio con sede a Ercolano che si rifà nel nome al giornalista de “Il Mattino”, Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra e che trasmette in un appartamento confiscato al boss Giovanni Birra.
“I carabinieri, come sempre, ci hanno tutelati – spiega De Simone -. Il personaggio che ci ha minacciati ha avuto ciò che meritava, tra l’altro era da poco stato scarcerato. Abbiamo denunciato l’accaduto perché nessuno deve permettersi di pensare di poter fare o dire ciò che vuole in qualsiasi momento contro i ragazzi di Radio Siani impegnati quotidianamente sul territorio in battaglie per la diffusione della cultura dell’antimafia e della legalità”.
Quello avvenuto l’altra sera “è un episodio che merita attenzione soprattutto perché accaduto mentre c’erano degli studenti in visita”, aggiunge De Simone, che assicura: “Continueremo normalmente le nostre attività, anzi, stiamo arricchendo il palinsesto con nuove trasmissioni che nascono da collaborazioni con professionisti ed associazioni. Inoltre, ricominceremo a breve a trasmettere i processi di camorra, tra questi, alcuni che riguardano gli intrecci tra casalesi e colletti bianchi”. (Adnkronos)

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