La Fnsi: “Niente retribuzioni, cassa integrazione sospesa e rapporti inspiegabilmente interrotti con il Sindacato”

“Il Manifesto”: giornalisti sospesi in un limbo

ROMA – La Fnsi esprime forte preoccupazione per l’evoluzione della drammatica situazione del Manifesto. Dopo la messa in liquidazione coatta amministrativa della società cooperativa editrice del quotidiano e la decisione dei commissari di aver optato per la continuità dell’impresa, finalizzata ad un sia pure parziale risanamento, i liquidatori hanno inspiegabilmente interrotto il confronto con il Sindacato dei giornalisti.
La gestione provvisoria procede senza indicazioni, i lavoratori non percepiscono le retribuzioni e parte di loro sono sospesi in un limbo, da quando è stata sospesa la cassa integrazione, senza lavoro e senza ammortizzatore sociale.
Il sindacato dei giornalisti non può che ribadire la propria disponibilità a riprendere il confronto finalizzato ad un accordo che consenta, da un lato, la necessaria riduzione del costo del lavoro, e, dall’altro, il mantenimento dei posti di lavoro, e chiede contestualmente che, sino al momento della definizione di un ricorso condiviso agli ammortizzatori sociali di settore, tutti i colleghi vengano coinvolti nella realizzazione del giornale e si vedano riconosciute le retribuzioni e le contribuzioni dovute.

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