Botta e riposta tra il sindaco di Roma e il quotidiano free press, che si “consola” con una valanga di messaggi di solidarietà

Alemanno querela “Cinque Giorni”: “Mi offende”

La copertina di ieri di “Cinque Giorni”

ROMA – Sta diventando un caso, e non solo dentro le mura aureliane, la vicenda che vede protagonisti il quotidiano free press “Cinque Giorni”, da una parte, e, dall’altra, nientemeno che il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Con in pugno una querela. Contro il giornale, ovviamente, reo di aver “recato grave offesa alla mia reputazione – scrive il primo cittadino della capitale – soprattutto sotto il profilo della correttezza e trasparenza politica”.
In che modo? “Cinque Giorni non perde occasione” per diffarmarlo. E lo fa “con tutte le giustificazioni possibili”.
La replica del quotidiano, che ieri ha dedicato la copertina ad Alemanno, è forte e chiara: “Nella querela sporta nei confronti della direzione del quotidiano il sindaco costruisce la tesi secondo cui noi, che saremmo i cattivi della favola, avremmo come scopo nella vita il tiro al piccione nei suoi confronti. Per farlo ficca dentro allo stesso calderone l’antisemitismo, le relazioni con la ‘ndrangheta di certi figuri che lui ha frequentato, i suoi rapporti con il Vaticano, l’omofobia e addirittura ‘la recrudescenza dei reati a Roma’. Una roba da ridere se non fosse stata partorita dalla mente del sindaco della capitale italiana. Al quale, evidentemente, non passa neppure per l’anticamera del cervello che un giornale fra le sue ragion d’essere ha il diritto-dovere di chiedere conto a politici e governanti di promesse non mantenute, incontri pericolosi, relazioni di potere, decisioni prese dentro e fuori il palazzo”. In una parola, il diritto di cronaca.
La vicenda, in realtà, va ben oltre il botta e risposta tra il giornale (querelato) e il sindaco (querelante), perché da ieri è un susseguirsi di lanci di agenzie su interventi di politici che, a destra e (ancor più) a manca, dichiarano il proprio sostegno al quotidiano. Il quale, puntualmente, li pubblica sul suo sito on line.
Si va dalla solidarietà (a “Cinque Giorni”) di Bruno Astorre, vice presidente del Consiglio del Lazio – “Suggerisco al sindaco Alemanno di pensare a governare la città, piuttosto che curarsi della sua immagine” -, a quella di Daniele Leodori, segretario del Pd della Provincia di Roma – “E’ un atteggiamento che sa d’intimidazione e dimostra soltanto la debolezza di un sindaco inadeguato al ruolo” – . Passando per il messaggio di  Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra:  “Se Alemanno proprio non vuole apparire in chiave negativa sui giornali, allora cerchi di non offrire sponda ai giudizi negativi con le sue assurde scelte. Da collega e da esponente politico, la mia vicinanza alla testata e ai giornalisti di ‘Cinque Giorni’ per questa vicenda”.
E “Cinque Giorni” ringrazia: “Grazie a tutti. Davvero. Grazie ai lettori, agli addetti ai lavori, ai comitati, alle associazioni, ai collaboratori, ai colleghi, ai consiglieri, agli amministratori. Grazie insomma a coloro i quali ieri hanno manifestato, in forma scritta o a voce, la loro solidarietà nei confronti del nostro quotidiano divenuto bersaglio di un attacco proditorio quanto stupido del sindaco di Roma Gianni Alemanno”.

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