MILANO – Dopo Roma, tocca a Milano. Arturo Diaconale, padre-padrone di “L’Opinione” ha licenziato una collega della redazione di Milano, licenziamento che segue i due sanzionati nella redazione romana. Il motivo è che il comportamento della collega all’interno della cooperativa risulterebbe “antisociale”.
L’antisocialità sta nel fatto che la giornalista ha chiesto al padre-padrone che gli venissero pagati gli stipendi arretrati dal mese di ottobre 2011.
Va ricordato che il direttore, presidente della cooperativa, Arturo Diaconale, è stato in passato presidente dell’Associazione Stampa Romana, ovvero legale rappresentante del sindacato che tutela i giornalisti del Lazio.
L’Associazione Lombarda dei giornalisti, nel respingere il licenziamento, ha già attivato tutte le procedure sindacali e legali a tutela della collega e si riserva, d’intesa con l’Associazione Stampa romana, di portare il caso all’attenzione del Dipartimento per l’Editoria e di tutti gli organismi di categoria, evidenziando che la cooperativa presieduta da Arturo Diaconale gode dei finanziamenti pubblici per svariate centinaia di migliaia di euro.
Il “padre padrone” Arturo Diaconale licenzia una giornalista della redazione milanese. L’Ars: “Chiedeva gli stipendi arretrati”