ROMA – Nella già grave vicenda del fallimento del Gruppo editoriale Epolis, oggi, per scelta unilaterale dei curatori fallimentari, si è verificato un ulteriore fatto negativo: al Ministero del Lavoro vi è stato un incontro a fronte della decisione della stessa curatela fallimentare di avviare, con anticipo, le procedure per i licenziamenti collettivi, con ciò impedendo la conclusione della cassa integrazione nei tempi previsti.
Al Ministero non si è raggiunta alcuna intesa. Si tratta di un fatto senza precedenti che non trova giustificazione alcuna.
Il Sindacato dei giornalisti ritiene che sia ancora possibile sospendere le procedure di licenziamento evitando un danno ulteriore a 118 giornalisti.
Niente intesa al Ministero del Lavoro sui licenziamenti collettivi. La Fnsi: “Un fatto senza precedenti”
Ho preso visione dell’articolo odierno relativo alla vicenda Epolis e ritengo opportuno evidenziare quanto segue.
EPolis Bari è l’unico e solo marchio del gruppo EPolis che si è trasformato in una testata autonoma ed ha ripreso le pubblicazioni. Inoltre, recentemente, il marchio EPolis Bari è stato integralmente riscattato dal Tribunale fallimentare di Cagliari ed è divenuto di totale proprietà dalla Sedit srl di Bari. Pur comprendendo che tali informazioni potrebbero non essere state ben divulgate o recepite, ritengo che abbinare ancora la testata EPolis Bari alle informazioni relative al fallimento non contribuisca al tentativo di sviluppo della stampa locale in corso a Bari. Sono certo che alla luce di tali considerazioni vorrete evitare di abbinare il marchio EPolis Bari alle informazioni relative al fallimento del gruppo Epolis.
Certo della vostra cortese attenzione, e restando a disposizione per eventuali chiarimenti, distinti saluti.
Giacomo Gorjux
Amministratore unico
PQS srl – Periodici e Quotidiani del Sud
gruppo Sedit – Bari